Politica

È morto Teodoro Buontempo, presidente de La Destra

ROMA, 24 APRILE 2013 – Dopo una lunga malattia è morto questa mattina intorno alle 4 Teodoro Buontempo. Parlamentare tra il 1992 e il 2008, Buontempo aveva 67 anni. Era presidente del partito La Destra. Proprio sul sito del partito si legge: «Il leone si è spento combattendo fino all'ultimo. Questa notte, alle 4,30, Teodoro Buontempo è salito in cielo, circondato dall'amore della sua splendida famiglia».

Storico esponente dell’Msi, poi di An, assessore uscente alla Casa con la giunta Polverini della Regione Lazio e poi presidente de La Destra, da qualche tempo era ricoverato in una clinica romana per una grave malattia. Proprio ieri il sito del partito aveva smentito la notizia che circolava in rete della sua morte.

Soprannominato “Er Pecora”, per i capelli ricci e il suo carattere spigoloso, Buontempo, dal 1968 ad oggi ha fatto la storia della destra italiana. I suoi fan lo saluteranno con il braccio teso. Era nato nel 1946 in una cittadina in provincia di Chieti, e la politica “nera” è sempre stata l’unica ragione di vita. Si trasferì a Roma negli anni ’60 dove divenne militante e in seguito dirigente del Movimento sociale italiano. Nel 1992, dopo essere stato consigliere comunale a Roma, venne eletto alla Camera e nel 1994 aderì al partito di Fini, An che lasciò nel 2007 per aderire alla Destra di Storace, contestando la scelta del leader di Alleanza Nazionale verso posizioni “centriste”.

Giusto poche ore fa Giuliano Castellino, esponente de La Destra, con un passato tra Forza Nuova, Base Autonoma e Casa Pound, ha annunciato «Manifesteremo insieme agli amici francesi a piazza Farnese, sotto l'ambasciata francese, per dire no alla legge a favore dei matrimoni gay. La Destra manifesterà per la famiglia naturale, oggi più che mai, con Teodoro Buontempo nel cuore che in queste ore sta combattendo la sua ultima sfida terrena».
L’ex assessore Umberto Croppi scrive su twitter «Gli ho voluto molto bene, onesto, generoso, raro esempio di politico altruista». [MORE]

(fonte: Reuters, La Repubblica)
 

Rossana Palazzo