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GERUSALEMME, 11 GENNAIO 2014 - Negli ultimi giorni, le sue condizioni si erano aggravate a causa di un'infezione. L'ex premier era in coma da otto anni, per via di un ictus che lo aveva colpito. Durante il periodo di degenza, l'ex premier non era mai riuscito a riprendersi, anche se occasionalmente era stato in grado di aprire gli occhi (secondo i famigliari).
Inizialmente intrapresa la carriera nell'esercito, Sharon si rende protagonista nelle battaglie più importanti in Israele. Combatte la Guerra dei Sei Giorni (1967) e la Guerra del Kippur (1973), per poi dedicarsi completamente alla vita politica.[MORE]
Come Ministro della Difesa, Sharon ha un ruolo controverso: l'invasione del Libano per suo ordine portò accese polemiche. Si ritenne che l'operazione fosse un modo per attaccare i profughi palestinesi, che avevano poi trovato rifugio in Libano.
L'inchiesta della Commissione Kahan si risolse con il giudizio della Corte Suprema israeliana, che costrinse Sharon a dare le dimissioni da ministro. Nel 2000 Sharon è di nuovo al centro delle polemiche, per la famosa "passeggiata" con la scorta armata nella Spianata delle moschee di Gerusalemme (da sempre territorio palestinese).
L'anno dopo, la dimostrazione porta a elezioni vincenti, che fanno di Ariel Sharon il nuovo Primo Ministro. La malattia e il coma lo frenano proprio quando il suo nuovo partito politico (Kadima) sta per avviarsi nella politica israeliana, così come il piano di ritiro delle truppe israeliane dalla striscia di Gaza.
Le reazioni dal mondo politico non si sono fatte attendere. Shimon Peres ha parlato di Sharon come di: "(...)un soldato valoroso e un leader che sapeva osare(...)". Anche il nuovo presidente Benjamin Netanyahu ha voluto esprimere il lutto di un Paese con poche parole: " Lo Stato di Israele china il capo con la dipartita dell'ex premier Ariel Sharon, componente centrale nella lotta per la sicurezza di Israele durante tutta la sua esistenza".
Fonte: Repubblica.it
Annarita Faggioni
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