È Morto Pino Caruso: sindaco Orlando, orgoglioso di averti conosciuto
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È Morto Pino Caruso: sindaco Orlando, orgoglioso di averti conosciuto

venerdì 8 marzo, 2019

ROMA, 8 MAZO -  "Ciao Pino. Lasci in tutti noi un grande dolore, ma certamente anche l'orgoglio di averti conosciuto e di aver condiviso un pezzo importante della nostra strada.
Palermo perde un concittadino straordinario, un uomo, un artista che ha contribuito alla rinascita della citta', con la sua cultura, la sua ironia, la sua sagacia". Cosi' su Facebook il sindaco Leoluca Orlando ha reso omaggio a Pino Caruso, morto a Romna a 84 anni.

Tra teatro e televisione

Inizia in Sicilia come attore drammatico, debuttando al Piccolo Teatro di Palermo il 16 marzo 1957 con un breve ruolo in Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello. Un anno dopo, per il Teatro Massimo di Palermo, interpreta un ruolo recitante ne Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart. Nel 1963 è scritturato dal Teatro Stabile di Catania.

Nel 1965 si trasferisce a Roma e passa al cabaret Il Bagaglino (1965-1967). Nel 1967 sempre per il Bagaglino debutta al Teatro Nuovo di Milano con lo spettacolo Pane al Pino e Pino al Pino di Castellacci e Pingitore. Nel 1968 lo scrittura la RAI per la trasmissione di varietà Che domenica amici dove tiene una rubrica settimanale "Diario siculo". Per la televisione seguono Gli amici della domenica (1970), Teatro 10 (1971), e Dove sta Zazà di Castellacci, Pingitore e Falqui. Nel 1975 partecipa a Mazzabubù (Rai Uno), sempre di Castellacci e Pingitore, per la regia di Falqui. È tra i primi artisti a legittimare la lingua siciliana nella televisione italiana.

Nel 1977, sempre per la Rai, è protagonista di Caruso al cabaret, uno speciale a lui dedicato.

Nel 1979 è eletto segretario del SAI, il Sindacato Attori Italiani.

Nel 1979 è protagonista con Ornella Vanoni di Due come noi, testi di Guardì, Di Pisa, Falqui e dello stesso Caruso per la regia di Falqui. Viene eletto Segretario a titolo gratuito del sindacato attori italiani (SAI), col quale si impegna sulla questione dei finanziamenti pubblici e per la recitazione in "presa diretta".

Durante la sua gestione nasce l'IMAIE.

Nel 1981 è protagonista insieme a Milva di Palcoscenico, regia di Antonello Falqui. Nel 1982 è protagonista e autore dei testi di Che si beve stasera? (Rai Due), per la regia di Paolo Poeti. Nel 1983 scrive e dirige per Rai Tre Lei è colpevole, si fidi (da un'idea di Vittorio Sindoni), un film satirico sul caso Enzo Tortora e sulla cattiva giustizia, interpretato oltre che dallo stesso Caruso, da Renzo Arbore, Oreste Lionello, Enrico Montesano, Gigi Proietti, e Luciano Salce, tutti nei panni di se stessi. Tra l'inizio degli anni settanta e l'inizio della seconda metà degli anni ottanta è stato ospite di varie trasmissioni televisive, tra le quali: Canzonissima (1971), Teatro 10 (1972), Portobello (1977), Fantastico (1984) e simili. Per più stagioni è stato ospite fisso di Domenica in, con Pippo Baudo (dal 1984 al 1986) e con Raffaella Carrà (stagione 1986-1987), e per quest'ultima partecipazione è stato premiato con il Premio Regia Televisiva.

Nel frattempo continua l'impegno teatrale, interpretando Il don Giovanni involontario di Vitaliano Brancati per il Teatro Stabile di Catania, mentre dal 1970 fino agli anni novanta Caruso gira per varie stagioni l'Italia con due spettacoli che lo vedono anche autore dei testi, Conversazione di un uomo comune, e La questione settentrionale. Sempre in ambito teatrale, dirige I love you al Teatro dell'Orologio di Roma.

Dal 1988 al 1990 scrive e cura per il TG2 la rubrica televisiva di satira politica e di costume L'asterisco. Nel 1989 si dimette da segretario del SAI per tornare a tempo pieno al suo lavoro d'attore. Lo stesso anno, al fianco di Gigi Proietti e Anna Carlucci, presenta la serata inaugurale del Festival di Venezia, di cui cura anche i collegamenti giornalieri con il TG2.

Nel 1990-91 su Rai Due presenta assieme a Claudia Mori il programma musicale Dudu dudù. Nella stagione 1995-1996 è conduttore per il circuito Cinquestelle della rubrica settimanale Il ballottaggio.

Dal 1995 al 1997, su nomina del sindaco Leoluca Orlando, Caruso progetta e dirige Palermo di scena, manifestazione d'arte e spettacoli. In tale occasione Caruso rinnova il tradizionale Festino, manifestazione a ridosso delle celebrazioni liturgiche del giorno dopo, trasformandolo in rappresentazione teatrale, itinerante, a tutti gli effetti.[7] Nel 2001, il commissario straordinario Ettore Serio richiama Caruso a ripeterne l'esperienza.

Dal 1997 al 1999 è opinionista in Domani è un altro giorno di Alda D'Eusanio.

A partire dal 2002 è tra i protagonisti della fiction Carabinieri Canale 5 per due stagioni, interpretando il maresciallo Giuseppe Capello, uscendo di scena andando poi in pensione. Nel 2003 è protagonista del Tutto per bene di Luigi Pirandello e nel 2004 de Le Vespe di Aristofane, al Teatro Greco di Siracusa. Interpreta inoltre il mafioso nel film tv L'onore e il rispetto di Salvatore Samperi; il prete nel film La matassa di Ficarra e Picone e Giambattista Avellino.

Nel 2009 interpreta il monologo La voce dei vinti e, per il Teatro Stabile di Palermo, con la coproduzione del Teatro Stabile di Catania, interpreta, curandone anche la regia, il monologo spettacolo Mi chiamo Antonio Calderone, di Dacia Maraini, tratto dal libro di Pino Arlacchi Gli uomini del disonore. Nel 2010 Pino Caruso è il protagonista de Il berretto a sonagli (regia G. Dipasquale) ottenendo grande successo di pubblico e di critica.

Il 7 marzo 2019 muore nella sua casa vicino a Roma.

La scrittura

Pino Caruso a partire dal 1969 ha scritto numerosi libri, spaziando tra vari generi. Si segnalano, in particolare la raccolta di poesie Il silenzio dell'ultima notte (editore Flaccovio), e la raccolta di aforismi, storie e ragionamenti Appartengo a una generazione che deve ancora nascere, edito da Rai-Eri-mondadori- già alla seconda ristampa dopo il successo della prima.

Il suo libro L'uomo comune (editore Marsilio) ha vinto la Palma d'oro al Salone Internazionale del Libro di Bordighera. Nel 2017 escono "Se si scopre che sono onesto, nessuno si fiderà più di me" e "Il senso dell'umorismo è l'espressione più alta della serietà" (Alpes editore). Raccolte di "Aforismi, riflessioni, storie, persone, personaggi e ragionamenti sullo stato attuale del mondo".

Del Caruso scrittore, e del suo "L'uomo comune", Indro Montanelli ebbe a dire:

«Pino Caruso, tra ammicchi felpati e improvvisi guizzi d' intelligenza, distilla il suo io più vero, ossia un'ulteriore maschera teatrale: quella dello scrittore che si compiace di paradossi, veloci calembours intrisi d' irridente e aerea follia»

Ed Enzo Biagi sullo stesso libro annotava:

"Scritto in un italiano sobrio ed elegante, questo libro è un piccolo capolavoro della letteratura italiana del Novecento."

A partire dal 1976 Caruso ha inoltre collaborato periodicamente a giornali e riviste, tenendo delle rubriche fisse tra gli altri per i quotidiani Il Mattino, Il Messaggero, Paese Sera, L'Avanti, L'Unità e La Sicilia.

Il cinema

Sia per il grande che per il piccolo schermo ha all'attivo circa 30 film, dei quali tre di produzione francese.

Fa il suo esordio sul grande schermo nel 1968 con il musicarello La più bella coppia del mondo, e salvo poche eccezioni, pur avendo spesso ruoli di rilievo è di rado protagonista assoluto.

Sue interpretazioni più significative probabilmente il don Cirillo di Malizia, l'ironico commissario De Palma di La donna della domenica, e un umanissimo sacerdote in La matassa di Ficarra e Picone.

Nel 1977 dirige se stesso nel film Ride bene chi ride ultimo, nell'episodio Sedotto e violentato.

Saltuariamente è stato anche doppiatore.

Teatro

1996 - "Conversazione di un uomo comune" - autore e protagonista - regia di Franca Valeri

1997 - "Retablo" di V. Consolo - protagonista - regia di Maurizio Scaparro

1988 - "Conversazione di un uomo comune" Nuova versione - autore, regista e protagonista

1999 - "L'ultimo Puccini" di Francesca Taormina - protagonista - regia di G. De Feudis

2001 - "Magaria" (Favola di Andrea Camilleri) voce recitante

2003 - "Tutto per bene" di Luigi Pirandello protagonista - regia di L. Zampieri

2004 - "Quel pezzetto di cielo" Anna Frank raccontata dal padre - protagonista - regia G. De Feudis

2004 - "Le Vespe" di Aristofane - protagonista - Regia Renato Giordano - Teatro Greco di Siracusa

2004 - "Il mais assassino" monologo di e con Pino Caruso - Teatro Sala Umberto Roma

2005 - "Tra la città e il teatro" di Ficarra e Picone - Teatro Massimo - Palermo

2007 - "Todo modo" di L. Sciascia, versione teatrale di M. Collura- protagonista - regia di M. Marchetti - Messina

2008 - "Caruso interpreta Buttitta" , protagonista - Teatro Stabile di Palermo

2009 - "La voce dei vinti" di Monica Centanni - protagonista - Teatri Stabili di Palermo e del Veneto

2009 - "Mi chiamo Antonino Calderone" di Dacia Maraini, protagonista unico - regia Pino Caruso - Teatro Stabile di Palermo

2010 - "Empedocle, il carceriere del vento", protagonista

2010 - "Il berretto a sonagli", di Luigi Pirandello - protagonista - regia G. Dipasquale - Stabili di Catania e Palermo

2012 - "Pinocchio" di Carlo Collodi. Versione teatrale e regia Pino Caruso - Teatro Stabile di Palermo

2012 - "Il gioco delle parti" di Luigi Pirandello - protagonista - Regia Nando Sessa. Compagnia De Curtis

2013 - "Il berretto a sonagli", di Luigi Pirandello - protagonista - regia Francesco Bellomo

2015 - "Non si sa come", di L. Pirandello - protagonista, regista, elaboratore del testo. Teatro Biondo Stabile di Palermo

Pubblicazioni

L'uomo comune, racconti, 1987, Novecento

L'uomo comune (edizione ampliata e rinnovata), racconti, 2005, Marsilio

'Il sienzio dell'ultima notte' Editore Flaccovio - 2009

Appartengo a una generazione che deve ancora nascere (aforismi storie, personaggi e ragionamenti sullo stato attuale del mondo), 2014, ERI-RAI (Mondadori)

Il senso dell'umorismo è l'espressione più alta della serietà (aforismi storie, personaggi e ragionamenti sullo stato attuale del mondo), 2017, Alpes editore

Se si scopre che sono onesto, nessuno si fiderà più di me (aforismi storie, personaggi e ragionamenti sullo stato attuale del mondo), 2017, Alpes editore

La governante, regia di Giovanni Grimaldi (1974)

Dupont Lajoie, regia di Yves Boisset (1975)

La donna della domenica regia di Luigi Comencini (1975)

Dimmi che fai tutto per me, regia di Pasquale Festa Campanile (1976)

Sedotto e violentato, episodio di Ride bene... chi ride ultimo, regia di Pino Caruso (1976)

Il marito in collegio, regia di Maurizio Lucidi (1977)

Il... Belpaese, regia di Luciano Salce (1977)

Gegè Bellavita, regia di Pasquale Festa Campanile (1978)



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