Cronaca

È morta la piccola Letizia di Poggibonsi. Del suo caso se ne occupò anche il programma "Le iene"

POGGIBONSI (SI) 31 MARZO 2014 - Un paese in lutto per una piccola abitante che ieri sera si è spenta presso la struttura Casa Benelli, una sede distaccata del Meyer di Firenze, dove era in cura da novembre 2013. È finita così per Letizia, malata di encefalopatia distonica-epilettica, una malattia al momento incurabile, che le impediva di camminare, parlare e la rendeva soggetta a spasmi continui.

Una lotta che durava da sette anni, sostenuta dal coraggio di sua madre, che ha tentato di sensibilizzare le istituzioni nei confronti del suo caso.[MORE]

Circa un anno fa anche il programma Le iene si interessò al caso, in particolare ci fu il tentativo di far avere a Tiziana e a sua figlia una casa a piano terra, per semplificare i loro spostamenti, dal momento che vivevano al quarto piano di un palazzo e la situazione era diventata insostenibile. In alternativa al trasferimento, la richiesta di un ascensore che però non è mai stato realizzato. L'unico aiuto è arrivato da alcune associazioni, che si sono mosse per la causa, ma non è bastato perché la piccola è poi peggiorata ed è stata ricoverata presso Casa Benelli.

Ancora un altro caso in cui lo Stato invece di dare una mano, volta la testa da un'altra parte. E una madre cosa deve fare in questo caso? Reagire e andare avanti come ha fatto Tiziana, fino al dolore più grande, perdere sua figlia. Una vita di sacrifici, di sofferenza, ma anche di tanto coraggio da parte di questa donna che ha deciso di seppellire sua figlia nel suo paese d'origine, Certaldo, dove domani 1 aprile si svolgerà il funerale. L'ultimo saluto a una piccola vita che se ne va, cosa già terribile di per sé, aggravata dal fatto che madre e figlia si sono sentite "abbandonate".

La domanda che ci poniamo è: si può fare di più per queste persone? Senza dubbio sì. Per Letizia orami è troppo tardi, ma ci sono altri casi, altri bambini, altri genitori che hanno bisogno di aiuto. E per loro siamo ancora in tempo, forse.

Giulia Calvaresi
(Fonte immagine: ilcittadinoonline.it)