Cronaca
Morte madre Corbelli, Kate e Alexandrina la ricordano con le rose
Catanzaro, 11 giugno 2012 - Hanno voluto ricordare e ringraziare la mamma di Franco Corbelli, Emma Iannace, scomparsa lo scorso mese di maggio, Kate Omoregbe e Alexandrina Lacatus, le due giovani immigrate, una nigeriana e l'altra rumena, detenute entrambe nel carcere di Castrovillari, salvate un anno fa dal leader del Movimento Diritti Civili, con due straordinarie campagne umanitarie (che hanno varcato i confini nazionali, coinvolgendo, nel caso di Kate, il mondo intero con oltre 12 mila adesioni da piu' di 60 Nazioni, di tutti i cinque Continenti, alla petizione on line promossa da Diritti Civili e da una Associazione mondiale americana per i diritti umani), la prima, Kate - facendole ottenere l'asilo politico in Italia -, dalla lapidazione (per il suo rifiuto di sposare un uomo musulmano, molto piu' grande di lei che l'aveva anche violentata, e per non volersi convertire alla religione islamica, lei che e' cristiana) e la seconda, Alexandrina, dalla estradizione (dall'Italia dove aveva lo scorso anno, dopo la immane tragedia che l'aveva colpita, raggiunto un suo fratello) e dal carcere nel suo Paese (la Romania, dove era stata condannata a tre anni di carcere per la morte dei suoi tre bambini, avvenuta la fine di dicembre del 2008, nel corso di un incendio, sviluppatosi per cause accidentali nella sua casa di campagna in Romania mentre lei era uscita per andare a comprare del mangiare ai suoi tre bambini, lasciati a letto a dormire).[MORE]
Le due giovani immigrate, che vivono, adesso, Kate a Lodi, dove fa la badante, e Alexandrina a Sibari, dove lavora in una azienda agricola, hanno appreso solo ora della scomparsa della madre di Corbelli, "il loro salvatore", come l'hanno sempre definito, e hanno voluto far pervenire - si legge in una nota di Diritti Civili - un loro messaggio comune di "profondo cordoglio e di ringraziamento per quella donna sempre gentile, cortese che ci rispondeva al telefono, che ci rassicurava che suo figlio, il signor Corbelli, ci avrebbe aiutato e salvato. Vogliamo che tutti sappiano che in momenti per noi difficili e drammatici quella donna ci e' stata di grande conforto. Come mamma capiva il nostro dramma, il nostro dolore e ci incoraggiava a continuare, ad avere fiducia nel Signore e nella giustizia. E' stato per noi un grande insegnamento. Adesso che non c'e' piu' vogliamo ricordarla, cosi', con delle rose rosse che abbiamo voluto far arrivare sulla sua tomba, pregare per lei e ringraziarla insieme a suo figlio, il signor Corbelli, per averci salvato e continuato, anche lei, ad aiutare, anche durante la sua malattia, nell'ultimo periodo della sua vita"