Cronaca
È morta l'orsa Daniza, non è sopravvissuta alla narcosi usata per la cattura
TRENTO, 11 SETTEMBRE 2014 - Non ce l'ha fatta Daniza, l'orsa che il giorno di Ferragosto aggredì Daniele Maturi, cercatore di funghi nei boschi di Pinzolo, in Trentino, in presenza dei propri cuccioli.
Da quell'episodio era partita un'ordinanza di cattura da parte della Provincia di Trento nei confronti del'animale con la rassicurazione che “l’abbattimento sarebbe stata la soluzione estrema”. Ma, dopo la cattura da parte dei tecnici della Provincia della scorsa notte, dopo giorni di fuga, un comunicato ha informato che "in ottemperanza all'ordinanza che prevedeva la cattura dell'orsa Daniza, dopo quasi un mese di monitoraggio intensivo, la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire, in sicurezza, con la telenarcosi".
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Purtroppo l'orsa "non è sopravvissuta alla narcosi che è stata effettuata nella notte per catturarla” e, prosegue il comunicato della Provincia, "E' stato possibile catturare con la medesima modalità, per poi prontamente liberarlo anche uno dei due cuccioli, che è stato dotato di marca auricolare per assicurargli il costante monitoraggio. A tal fine sul posto è già operativa la squadra d'emergenza".
Dopo il decesso dell'orsa è stata aperta un'indagine su iniziativa del Corpo Forestale dello Stato, per i reati di maltrattamento di animali e uccisione senza motivo reale dell'animale. Si è appreso anche che, nell'agosto scorso, il Corpo Forestale dello Stato aveva inviato una lettera al ministero dell'Ambiente e al presidente della Provincia di Trento esprimendo perplessità sull'iniziativa della Provincia di catturare e isolare in cattività in una struttura solo l'orsa, peraltro senza i propri cuccioli.
Intanto il segretario del Partito Animalista Europeo Enrico Rizzi accusa la Provincia con queste parole: "Siamo indignati per la morte di Daniza che riteniamo una vera e propria esecuzione. Già dalle prime dichiarazioni di Piazza Dante l'intento era chiaro, Daniza era un'orsa problematica. Nessuno di noi ha mai creduto alla barzelletta della cattura. Samo inoltre convinti che l'animale sia stato ucciso da qualche giorno. Ieri verso le 13 la Digos di Trento ci han contattato per sapere se eravamo intenzionati ad organizzare un nuovo presidio nel capoluogo o a Pinzolo". Rizzi, inoltre, esprime il suo rammarico per non aver saputo coinvolgere la popolazione: "Serviva un'azione più forte avremmo dovuto batterci di più per evitare l'uccisione dell'orsa".
Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani, ha spiegato che l'orsa potrebbe essere morta a causa di un problema cardiaco e metabolico ed ha dichiarato: “Questo tipo di anestesie sono sempre rischiose perché l’animale subisce uno stress importante, anche a causa dello sparo dell’anestetico che è necessario effettuare per raggiungerlo. Inoltre, non possono mai essere escluse complicanze che l’anestesia può comportare quando non è possibile eseguire test prima di agire”.
La LAC (Lega Abolizione Caccia) intanto chiede le dimissione dell'assessore all'agricoltura e caccia Michele Dallapiccola.
Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale dei Verdi, ha commentato: “Con la morte dell’orsa Daniza lo schifo e la vergogna sono stati raggiunti. Contro la mamma orsa si è costruito un accanimento da parte delle istituzioni che hanno portato alla sua morte e per questi motivi ritengo che la procura, sulla base del nostro esposto già presentato, debba aprire immediatamente un’inchiesta penale”. Carla Rocchi, presidente dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), parla di animalicidio e aggiunge: “Il ministro dell’Ambiente dovrebbe dimettersi”.
Fonte: Il fatto Quotidiano
Valentina D'Andrea