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20 SETTEMBRE 2018 - È morta nella notte Inge Schoenthal Feltrinelli. L'ultima regina dell’editoria internazionale era soprannominata the queen of publishing, "un vero vulcano di idee, curiosità, gentilezza" come l'aveva definita Amos Oz.
Tedesca naturalizzata italiana è stata anche fotoreporter e aveva l’ambizione di cambiare il mondo con i libri: ha avuto la vita straordinaria di chi attraversa un secolo, ne conosce i drammi, le avanguardie e i successi e si affaccia al nuovo con la saggezza di chi ha avuto tanto di quello che desiderava, toccando sia la sfera nazionale sia quella internazionale.
Inge Schoenthal nacque in Germania nel 1930 e conobbe la tragedia nazista sin da piccola. Inoltre lei stessa era ebrea per parte di padre e fu sua madre a salvarle la vita spingendo il marito a scappare in America e mettendo Inge sotto la protezione di Otto, un ufficiale della cavalleria tedesca che le fece da patrigno.
È ad Amburgo che si affaccia alla fotografia e intraprende la carriera che la porta a viaggiare il mondo: nel 1952 trascorre un lungo periodo a New York ospite della pronipote di J. P. Morgan, riuscendo a fotografare, tra gli altri, Greta Garbo, Elia Kazan, John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill e a stringere amicizia con Erwin Blumenfeld. Tra le sue foto più celebri quelle degli scrittori Ernest Hemingway, Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Günter Grass, Nadine Gordimer, e dei pittori Pablo Picasso e Chagall.
Torna poi ad Amburgo e per quattro anni viaggia nel mondo scrivendo reportage destinati alla rivista «Film&Frau», ma fu la sera del 14 ottobre 1958, di ritorno dal Ghana, in un party negli uffici dell’editore amburghese Rowohlt, che cambiò tutto e incontra Giangiacomo Feltrinelli, l’editore miliardario e rivoluzionario, diventato famoso in tutto il mondo per aver pubblicato il romanzo di Pasternak, Il dottor Zivago, censurato in Unione Sovietica. «Simpatizzarono… e credo non avessero bisogno di nessun altro…», raccontò Rowohlt.
Inge Schoenthalsi trasferì a Milano alla fine del 1958, proprio nei mesi in cui Feltrinelli stava pubblicando Il Gattopardo, un nuovo bestseller mondiale. Si sposarono in Messico nel febbraio 1959: per Giangiacomo è il terzo matrimonio. Viaggiarono insieme ovunque e nel 1962 ebbero un figlio Carlo, oggi presidente del Gruppo Feltrinelli e amministratore delegato della casa editrice.
La loro fu una storia d’amore di grandi passioni e dolori, conclusasi tragicamente nel 1972 nella campagne di Segrate, quando il 14 marzo Feltrinelli esplode nel tentativo di mettere una bomba su un traliccio dell'Enel nell’intento di provocare un black-out a Milano come azione politica.
«I libri sono tutto, i libri sono la vita, ed è stata una vita circondata da libri, librai, editori, scrittori e lettori quella di Inge Schonthal Feltrinelli, Presidente della Casa editrice Giangiacomo Feltrinelli e icona della cultura del `900, che ci ha lasciati oggi all’età di 87 anni» si legge nel comunicato ufficiale della casa editrice. Che la ricorda come «fonte quotidiana di ispirazione per le attività dell’intero Gruppo, Inge Feltrinelli è stata la guida più esigente e lo sguardo più innovativo, l’entusiasta promotrice di nuove attività come la diga più invalicabile a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero».
Sul Corriere della Sera Paolo Di Stefano l’ha definita «la regina dell’editoria, una mina vagante di entusiasmo in giro per il mondo, ministro degli Esteri del libro, in cui credeva fermamente»; su Repubblica Simonetta Fiori l’ha descritta come «l’ultima rappresentante di un mondo che non esiste più, l’editoria dei Gaston Gallimard, Alfred Knopf, Jorge Herralde, Barney Rosset, una stirpe di publisher con cui condivideva talento ed eccentricità».
Quando la malattia ha prevalso, ha preferito ritirarsi. La sua storia e le sue fotografie continueranno a far sognare il mondo, perché sono parte della sua ricchezza.
Fonte immagina Il Libraio
Claudia Cavaliere