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IGLESIAS, 03 DICEMBRE 2012 - Pierluigi Bersani vince il ballottaggio di domenica 2 dicembre con un 60% nazionale che nel Sulcis si accentua di ben 15 punti. Anche qui, comunque, consistente il calo di affluenza.
Nella provincia di Carbonia - Iglesias Bersani ha raggiunto il 75,7% contro il 24,2 dell’avversario (3479 voti contro 1111), qualcosa di più della somma perfetta (53,3 + 20,9) della percentuale di domenica scorsa con quella di Vendola.[MORE]
Il confronto delle cifre assolute con lo scorso turno è 699 voti in più per Bersani e 24 in meno per Renzi.
Difficile dare un’interpretazione definitiva dei dati. L’unica considerazione, curiosa più che pertinente, è che l'elettorato del Sulcis sembra aver premiato proprio il candidato che non ha visitato il territorio nel corso della campagna elettorale.
Non è neanche possibile stabilire quanto abbiano contato i voti di “cordata” interni al partito e quanto quelli dei cittadini che non fossero tesserati storici.
Certo il leggero calo di Renzi fa supporre che la diminuita affluenza abbia avuto un suo ruolo e lo conferma anche il fatto che se nelle percentuali Bersani sembra avere attratto completamente il voto dei “vendoliani”, sul piano dei numeri assoluti si nota che dei 1092 voti locali a Vendola dello scorso turno, il segretario del partito ne ha attratti quasi 400 in meno in questo. E un calo di affluenza è più credibile attribuirlo, comunque, agli "esterni".
Sta di fatto che anche il Sulcis ha ratificato di misura il segretario e indirettamente il suo operato pregresso, e lo ha scelto come candidato alla guida del Paese per le prossime elezioni politiche. In un momento difficile come questo, rimane un’attestazione di fiducia non da poco.
(in foto Pierluigi Bersani, fonte: ansa).
Marco Secci