Interviste

E' finalmente uscito il nuovo videoclip di Renè dal titolo "tanto a me mi piaci tu"

“Un inno alla gioia e di speranza che spero possa raggiungere chi ha sofferto o continua a soffrire di problemi derivanti dal body shaming”.

Così si è espressa Renè, in occasione della presentazione del suo nuovo singolo. L'artista, a seguito di un’intervista telefonica, ha parlato a tutto tondo rispondendo a diverse domande riguardanti la musica ma non solo. 

Nel videoclip di “Tanto a me mi piaci tu” l’artista ha scelto volutamente di usare colori, sorrisi e tutto ciò che riluce, non per mascherare l’importanza del tema ma al contrario per sdrammatizzare e ironizzare un tema così gravoso con cui nostro malgrado siamo tutti obbligati a convivere nella società odierna.

Guarda qui il videoclip su YouTube: https://youtu.be/yF8WL57G7-o

Quella che segue è l'intervista completa.

Ciao Renè è uscito da pochi giorni il videoclip del tuo ultimo singolo dal titolo “tanto a me mi piaci tu”, un brano molto ritmico e allegro che tocca però anche delle tematiche molto serie. Com’è nata questa canzone?

Ciao! Anche se questa canzona può sembrare allegra e molto musicale, ha lo scopo di portare alla luce tutti i problemi derivanti dal “body shaming” e, nello specifico, di tutte quelle caratteristiche personali che possono essere sopraffatte dal peso dei pregiudizi. Questa canzone è nata mentre, impotente, assistevo al decadimento fisico e psichico di una delle mie migliori amiche che, per vedersi allo specchio come si vedeva nella mente, si è sottoposta a diete drastiche cadendo nel vortice dell’anoressia. Purtroppo il giudizio della gente può avere pesanti ripercussioni sulla vita di una persona. Questa canzone vuole essere una canzone leggera, ma che sia anche un inno alla gioia e di speranza nei confronti di chi ha sofferto o continua a soffrire di queste problematiche. E' un testo scritto per noi stessi che spero possa portare una nota positiva nella vita di tutti.

La tua canzone si scaglia quindi contro i tanti pregiudizi che ci possono essere nei confronti di una persona. Nella società attuale è possibile riuscire a fare ciò che piace senza la paura di essere condizionati dal giudizio altrui?

Assolutamente si, però occorre fare un grande lavoro su se stessi e crearsi una corazza capace di proteggersi dai tanti che puntano il dito. Ci vuole del tempo ma è profondamente necessario, in quanto ognuno ha il diritto di fare ciò che sente. Ognuno di noi ha il diritto di sentirsi felice.

Durante la tua formazione musicale hai toccato diversi generi musicali. Quale di questi senti più vicina a te?

In realtà mi sento vicina a tutti i generi musicali. Sono partita dalla musica classica in teatro, per arrivare al pop facendo anche la dj e praticando la musica techno. Mi piace molto anche la musica rap a differenza della musica trap, per la quale invece non provo una profonda passione.

Leggendo varie interviste ho potuto constatare come tua madre ti abbia sempre incoraggiato e stimolato nel proseguire la tua strada. Quant’è importante secondo te avere una persona vicino che crede fortemente nelle tue qualità?

Mia madre è stata ovviamente un punto di riferimento, la colonna portante che mi ha sempre sostenuto. Indubbiamente, per quanto pensiamo di poter riuscire a gestire tutto da soli, c’è sempre bisogno di una persona speciale che ti stia accanto. E questa può essere una mamma, un papà, un fratello, un amico o anche un vicino. Va bene chiunque purché ti sproni a dare il meglio di te.

Nel corso del tempo hai fatto tantissime esperienze e collaborato con tante persone. C’è un esperienza in particolare che ti è rimasta nel cuore?

Nonostante sia ancora agli inizi della carriera mi sento di aver vissuto più vite. Ci sono tantissime esperienze che porto nel cuore, così come le tante persone che ho potuto conoscere durante il mio percorso. Posso dire che, seppur molto piccola (avevo appena tredici anni), è stato emozionante esibirmi nel teatro Brancaccio di Roma ed essere diretta da Maurizio Costanzo nello spettacolo "il paradiso può aspettare". Però, nonostante la giovane età, sono riuscita subito a cogliere le grandi qualità di Maurizio. Una figura carismatica, estremamente gentile e molto colta. Mi rammarico di non essere riuscita a passare più tempo con lui, mi sarebbe piaciuto conoscerlo di più.
Un'altra esperienza molto bella è stata collaborare con il Marco Sissa (produttore e arrangiatore di tante hit come "andiamo a comandare" di Fabio Rovazzi), un grande artista con una passione incredibile nei confronti musica. Ho appreso tanto da lui.
Mi viene anche in mente Fabrizio Corona, il quale ha partecipato nei panni di attore in un altro videoclip musicale ("stasera non torno") e, nonostante se ne dicano tante sul suo conto, sin da quando l'ho conosciuto ho subito apprezzato la sua grande simpatia e spontaneità. Non è un caso se siamo diventati amici e ancora ad oggi ci sentiamo.

C’è un’artista in particolare che ti ha spinto ad intraprendere questa carriera?

Devo dire che fin da piccola ho sempre amato tutta la musica, anche ovviamente il cantautorato italiano. Però mi sono sempre ispirata ai cantanti americani poiché, a differenza dei cantanti italiani, sono pienamente liberi di esprimersi e fare tante altre cose oltre la musica. Come ad esempio Jennifer Lopez o Madonna. In Italia uno dei pochi che è riuscito a uscire dagli schemi è stato Renato Zero, il quale si è dimostrato un’artista a tutto tondo capace non solo di fare musica, ma anche di curare la scenografia, preparandosi perfino gli abiti per gli spettacoli da solo. un vero mito. Ho sempre ammirato gli artisti capaci di dedicarsi anche ad altre forme di arte.

Invece, tra i musicisti odierni, chi ascolti con più piacere?

Attualmente ce ne sono parecchi di diversi generi musicali. Mi piace molto Fabrizio Moro, penso che i suoi testi siano molto belli. Così come Lady Gaga, Fabri Fibra o il gruppo musicale il volo. Purtroppo c’è da dire che, soprattutto negli ultimi anni, ho visto più performer che cantanti. Non è certo colpa dei musicisti odierni, perché si devono comunque adattare alle esigenze di mercato, però non si vede molto di nuovo in giro.

Tra le tue canzoni c’è anche una bellissima cover del brano “zitti e buoni” dei  Maneskin. Cosa pensi di questa band che ormai ha raggiunto una grande notorietà internazionale?

Non c’è nulla da dire hanno spaccato e sono stati bravissimi! Mi piacciono davvero tanto. In Italia mancava un gruppo rock e loro sono riusciti, in pochissimo tempo, a far conoscere la propria musica in tutto il mondo. Sono felicissima per loro.

A breve ci saranno nuovi lavori? E, soprattutto, ci sarà modo di ascoltarti dal vivo?

Certo. Fra pochi giorni ci sarà il nuovo tour che prevede tantissime tappe in Italia. in più durante questi concerti ci saranno tante collaborazioni con dj bravissimi come dj Prezioso e dj Sargetta. La partenza sarà a Roma e ci terrà impegnati un bel po’ di tempo. In seguito cercheremo di concretizzare al massimo il tempo che abbiamo a disposizione per fare uscire l’album nel più breve tempo possibile. Ci sono tante cose da fare e non ho alcuna voglia di fermarmi.

Per concludere, oltre ovviamente a tua madre, c’è qualche altra persona che vorresti ringraziare?
Non è facile rispondere a questa domanda perché sarebbero tantissime le persone da ringraziare. Però, se permetti vorrei fare un ringraziamento speciale a una persona in particolare, me stessa. Perché durante gli anni ho dovuto superare tante prove difficili e, dopo quello che ho passato e i tanti sacrifici compiuti, finalmente stanno arrivando tante gratificazioni. Ho rinunciato a tanti divertimenti per coronare il mio sogno e adesso me lo posso dire: me lo sono proprio meritata.

Un’ottima testimonianza quindi, che ci dimostra quanto il sacrificio e l’impegno possano portarti lontano e renderti giustamente orgoglioso del percorso intrapreso. Un esempio positivo che spero in tanti possano emulare.