infoOggi (M) arte

E del gufo udii lo stridere - Non solo Arte Fiera

BOLOGNA, 29 GENNAIO 2013 - Chiude con un bilancio positivo Arte Fiera 2013 (25-28 gennaio), che si è riconfermata la più importante kermesse nazionale dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, premiando l’impegno dei due nuovi direttori artistici, Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni. 

 Tra le novità del tradizionale appuntamento bolognese giunto alla 37ma edizione, la sezione dei “Solo show”, ovvero le mini personali di un solo autore, e la mostra sulle “Storie italiane”, curata da Laura Cherubini e Lea Mattarella, con un percorso di 80 opere del Novecento, da De Chirico a Munari.

 Il Premio Furla (nona edizione) quest’anno è andato all’artista barese Chiara Fumai, classe 1978, le cui opere performative sono influenzate soprattutto dal pensiero anarco-femminista; mentre l’altro premio legato ad Arte Fiera, il premio Gruppo Euromobil (settima edizione), per artisti under 30, è stato attribuito - per la prima volta ex aequo - a Margherita Cesaretti e a Valentina Miorandi.

 La rassegna, ormai un evento culturale dall’identità sempre più “italiana” e dal forte appeal per i collezionisti, ha richiamato anche sotto il profilo delle vendite - nonostante i tempi difficili - un pubblico di qualità, coinvolto in oltre 50 eventi intra moenia, tra mostre e iniziative varie, un progetto reso possibile da ART CITY, il nuovo programma istituzionale nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere.

 Particolare attenzione poi è stata riservata all’arte giovane, con la costituzione di un fondo di acquisizione di opere delle giovani tendenze, con un primo fondo di investimento  di centomila euro  stanziato dal BolognaFiere.

 Nei giorni scorsi, i visitatori del vernissage sono stati accolti a sorpresa dall’anteprima di “E dei gufi udii lo stridere”, del regista e drammaturgo texano Robert Wilson,  che dopo Arte Fiera 2013 proseguirà nei locali di Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo. Si tratta di una mostra avanguardistica che Robert "Bob" Wilson - presente ad Arte Fiera in videconferenza da New York in una “special Conversation” - ha realizzato con videoinstallazioni (con una quindicina di gufi reali), in omaggio sin dal titolo al “Macbeth” di Verdi, di cui ha curato le scenografie, che prossimamente andrà in scena al Teatro Comunale, in occasione del duecentocinquantesimo anniversario dalla fondazione del teatro bolognese.

Per Francesco Ernani, il Sovrintendente del Teatro Comunale «La scelta di Bob Wilson - considerato uno dei più grandi artisti viventi - è dovuta a due ragioni principali: la prima è legata alla straordinaria immaginazione innovativa, multimediale e visionaria che lo contraddistingue e che si sposa perfettamente con il paesaggio visivo onirico e allucinato evocato da un titolo quale il Macbeth verdiano; la seconda è legata al determinante lavoro svolto dal regista texano nel corso della sua lunga carriera sul teatro di William Shakespeare, che rende questa nuova interpretazione particolarmente interessante sul piano del contributo all’avanzamento delle forme di rappresentazione del grande repertorio drammaturgico-musicale».

 Il “Macbeth” di Giuseppe Verdi, di cui ricorre il bicentenario dalla nascita, rappresenta «l’occasione - ha dichiarato Nicola Sani, direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna – per entrare in un paesaggio mentale (…) Non c’è interprete migliore di questo spazio mentale, di questo mondo di follia labirintica della psiche, di Bob Wilson, grande maestro delle luci, grande maestro della mente e grande maestro della proiezione mentale in un universo che lui chiama space time o mental landscape, paesaggio mentale».

 (Immagine: foto dalla pagina facebook di Arte Fiera Bologna 2013)[MORE]

 Domenico Carelli