Cronaca
Duisburg: Strangio, "sono innocente, voglio incontrare il Papa"
CATANZARO, 16 MARZO 2015 - "Lo voglio gridare ad alta voce: sono innocente, non ho commesso gli omicidi per i quali sono stato condannato in via definitiva". Lo ha dichiarato Giovanni Strangio, ritenuto l'ideatore e uno degli esecutori materiali della strage di Duisburg avvenuta nell'agosto del 2007 nella cittadina tedesca, nel corso del programma "KlausCondicio" condotto da Klaus Davi su You Tube. [MORE]
"Vorrei incontrare Bergoglio. Un incontro con questo Papa, - ha detto Strangio - cosi' umano e cosi' vicino a noi poveretti, mi sarebbe di immenso conforto, anche perche' sono certo che i suoi occhi guidati da Dio saprebbero leggere i miei, la mia innocenza e la mia bonta'. Rivolgerei un appello al santo padre a prescindere dall'esito delle mie vicende processuali - ha aggiunto Strangio -.
Ho troppo rispetto di Dio e del suo rappresentante in terra per rivolgergli suppliche personali e per chiedergli di intercedere in queste vicende. Posso dirle, pero', che, nel corso delle lunghe, disperate e solitarie riflessioni, mi sono spesso interrogato sul perche' proprio a un poveretto come me Dio abbia dato una croce cosi' pesante da portare. Nella Bibbia questa domanda e' spiegata dalla storia di Giobbe, l'uomo piu' devoto al Signore, a cui Dio manda continue prove da affrontare per mettere alla prova la sua devozione.
Chiederei al Santo Padre di spiegare a un poveretto come me, che non ha studiato, ma che ha tanta fede in Dio, il senso del dolore, perche' ci sono momenti di sconforto in cui mi allontano da Dio e altri in cui lo prego di farmi capire dove ho sbagliato, in che modo l'ho offeso per mandarmi tutto questo dolore". Strangio si protesta innocente. "Sono innocente - dice - e continuero' a gridarlo con tutto il fiato che ho in corpo fino alla fine dei miei giorni. Se lo Stato italiano vorra' condannarmi a morire in carcere e, cosa ancor piu' grave, vorra' togliere un padre a due figli per fatti che non ho commesso, deve sapere che sta distruggendo la vita di un innocente e io non smettero' mai di ribadirlo. Non ho ucciso nessuno nella mia vita, non avevo alcun motivo al mondo per desiderare la morte di quei poveri ragazzi e le sentenze che mi hanno condannato non sono riuscite a dimostrare il contrario". (Agi)