Politica
Due milioni per cioccolata e caviale: le spese pazze della rimborsopoli lombarda
MILANO, 31 MARZO 2014 - Sembra, secondo quanto emerso dalle indagini della procura di Milano sulla rimborsopoli lombarda, che ai consiglieri regionali coinvolti nelle stesse piaccia mangiare con stile, soprattutto se a pagare sono contribuenti. Non si tratta quindi purtroppo di una triste battuta, ma proprio di quanto evidenziato dagli investigatori e diffuso dai principali quotidiani nazionali. Nel periodo compreso tra il tra il 2008 e il 2011, infatti, il 70% dei rimborsi elettorali sarebbe stato utilizzato in pranzi e cene presso ristoranti rinomati, apertivi e colazioni al bar.
Alle spese di "maggior peso" sopracitate si aggiungono poi vini, specialità culinarie e caviale, oltre ai numerosi scontrini del supermercato per bevande energetiche, snack e cioccolata, così come altri prodotti che sul mercato hanno un valore pari o inferiore ai 3 euro. Nel complesso, per le loro "spese alimentari", i consiglieri della Regione Lombardia avrebbero utilizzato una cifra pari a 2 milioni e 140 mila euro.[MORE]
I soggetti coinvolti nelle indagini sono 23 consiglieri di Lega Nord, 21 dell'allora Pdl, cinque del Pd, due dell'Udc e uno per Sel, Idv e Partito dei pensionati. L'accusa per la quale rischiano il rinvio a giudizio è quella di peculato. L'utilizzo dei rimborsi elettorali, chiaramente, veniva giustificato dichiarando un legame in realtà inesistenze fra le spese e il mandato politico.
I pm hanno richiesto l'archiviazione di 20 assessori, ma non hanno potuto esimersi dal sottolineare che, quelle che "dal punto di vista formale" erano spese corrette, erano talvolta anche "connotate da circostanze singolari, anomale o inopportune", come nel caso delle spese fatte fuori dal territorio lombardo.
Resta di fatto difficile convincersi che i 12 euro di aspirina di Guido Galperti (Pd), piuttosto che il "caviale e pesce vario" di Gianmarco Quadrini (Udc), così come le 120 bottiglie di vino acquistate da Giuseppe Angelo Giammario (Pdl), possano effettivamente rientrare nell'ambito dell'attività politica e di lavoro svolta per Regione Lombardia dai suddetti consiglieri.
Valentina Vitali
(Foto: www.ilgiorno.it)
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