Cronaca

Droga: sgominata rete spaccio tra Puglia e Molise, arresti

BARI, 24 LUGLIO - E' nata da due arresti compiuti dalla guardia di finanza a Lucera nel 2016 per un chilogrammo di hashish si è incrociata con una indagine dei carabinieri tra Lucera e Campobasso l'inchiesta che ha portato oggi alla esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare che ha sgominato una rete di spacciatori tra la Puglia e il Molise. Le misure cautelari riguardano nove foggiani: quattro sono finiti in carcere, tre ai domiciliari e due sono destinatari di obbligo di dimora. Il ruolo principale nell'attività criminale era ricoperto dai coniugi Vincenzo Di Corso e Fabiola Marsico che gestivano che un autolavaggio a Lucera. La donna si occupava personalmente di curare gli affari e confezionare le dosi. Alcuni componenti del gruppo, inoltre, avevano anche rapporti con un referente del clan foggiano "Moretti - Pellegrino Lanza" che forniva alla coppia grossi quantitativi di cocaina e hashish. Particolarmente significative alcune conversazioni intercettate da finanza e carabinieri che mettono in evidenza la pericolosità dell'organizzazione: "…Devo picchiare a lui, alla moglie e al figlio......alla fine della settimana se non mi dà i trecentotrenta euro lo uccido…quello là della montagna come l'ho picchiato......quella sera bam bum pugni in bocca, schiaffi in bocca, ....pugni nei denti" . Addirittura ci sono intercettazioni in cui uno degli indagati si vantava di aver ridotto in un grave stato di tossicodipendenza uno dei clienti: "l'ho fatto diventare io tossico amò... io l'ho fatto diventare tossico perchè quello più ce la dai e più diventi tossico hai capito"