Cronaca

Droga: Operazione "Overloading"; Al via processo, 84 imputati

Catanzaro, 19 set. 2011 - Ha preso il via oggi, nell'aula bunker a Catanzaro, l'udienza preliminare a carico delle 84 persone coinvolte nella maxi operazione "Overloading", condotta dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese contro il narcotraffico internazionale. Prima di entrare nel merito della trattazione, il gup distrettuale Livio Sabatini e' chiamato a rispondere alle prime questioni preliminari, tra le quali, soprattutto, l'eccezione relativa alla sua presunta incompetenza territoriale[MORE] sostenuta dall'avvocato Gianni Russano (al quale si sono associati poi numerosi altri legali tra i quali Salvatore Staiano, Aldo Casalinuovo, Vito Gangi, Eugenio Minniti, Vincenzo Nobile ed altri), in favore del giudice di Reggio Calabria o del giudice di Roma, considerato che i piu' gravi reati contestati ai suoi assistiti - tra i quali Bruno Pizzata, noto alle forze dell'ordine di mezza Europa come trafficante internazionale di stupefacenti - sono l'associazione per delinquere di stampo mafioso, con riferimento a cosche della 'ndrangheta del Reggino, o il traffico di stupefacenti, con tanto di sequestro di circa 50 chilogrammi di cocaina che avvenne, per l'appunto, all'aeroporto di Fiumicino, nella capitale. Il giudice si e' riservato di decidere sulla questione, e rendera' noto il proprio responso all'udienza del 26 settembre, quando si tornera' in aula.

L'inchiesta "Overloading", coordinata dal sostituto procuratore antimafia Vincenzo Luberto e dai colleghi coassegnatari del fascicolo Antonella Lauri e Raffaela Sforza, e' stata diretta a stroncare un traffico di droga che coinvolge il clan Muto di Cetraro (Cs), ed i Chirillo di Paterno Calabro di San Luca (RC).


Gli elementi raccolti dalla Guardia di finanza hanno consentito alla Dda di Catanzaro di emettere 77 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto - eseguiti il 2 dicembre 2010 -, poi convalidati dal giudice per le indagini preliminari distrettuale che ha conseguentemente emesso l'ordinanza di custodia cautelare. Proprio in esecuzione di quest'ultimo provvedimento il 4 febbraio 2011, con un blitz che ha conquistato la ribalta delle cronache nazionali, i militari del Goa di Reggio Calabria dopo averlo scovato a Duisburg hanno stretto le manette ai polsi di Bruno Pizzata, figura cardine dell'inchiesta, dal momento che secondo gli inquirenti proprio per il suo tramite la droga arrivava dal Sudamerica in Calabria, dove veniva immessa nei circuiti dello spaccio gestiti dai clan Muto e Chirillo