Cronaca
Drogra: Operazione "Due Mari", blitz Italia-Usa-Colombia, soldi ingoiati dai corrieri
REGGIO CALABRIA - Maxi blitz antidroga sull'asse Italia-Usa-Colombia. L'operazione "Due Mari", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e condotta in sinergia tra la Guardia di finanza, la Polizia nazionale colombiana e la Dea (Agenzia antidroga statunitense) ha permesso di sgominare una pericolosissima organizzazione internazionale di narcotrafficanti, con arresti e sequestri di notevoli quantita' di cocaina.[MORE]
I particolari saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma alle 12 negli uffici della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo in via Giulia 52 a Roma, alla presenza del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, del procuratore capo di Reggio Calabria Cafiero de Raho e di rappresentanti della Guardia di finanza, della Dea americana, della Polizia colombiana e della Dcsa.
AGGIORNAMENTO ORE 13:00
Blitz Italia-Usa-Colombia, 33 gli arresti
Sono trentatre' gli arresti tra Italia e Colombia nell'ambito dell'operazione antidroga "Due Mari" che ha consentito a Guardia di finanza, Polizia nazionale colombiana e Dea di smantellare un 'cartello' internazionale di narcotrafficanti. L'organizzazione - secondo gli investigatori - aveva come principali promotori i fratelli Franco e Giuseppe Cosimo Monteleone, "punti di riferimento e capisaldi storici del narcotraffico internazionale nella Locride".
Italia-Usa-Colombia, soldi ingoiati dai corrieri
I soldi ottenuti a pagamento della cocaina ingeriti con la stessa tecnica tradizionalmente usata dai corrieri "ovulatori".
E' una delle novita' emerse nell'ambito dell'operazione "Due Mari", condotta da Guardia di finanza, Polizia colombiana e Dea sull'asse Italia-Colombia. In pratica, ha spiegato il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, "per aggirare i controlli le banconote da 500 euro venivano assemblate in confezioni da 3mila euro ciascuna e ingoiate". Accertato, tra gli altri, "il caso di un giovane corriere che ha trasportato nel suo stomaco quasi 70mila euro, divisi in 23 'porzioni', poi evacuate una volta arrivato in Costa Rica"".
Gli investigatori parlano di una vera e propria "struttura parallela dotata di un'apposita batteria di corrieri" che incassavano il danaro dagli acquirenti calabresi per poi recapitarlo ai fornitori d'oltreoceano. (Agi)