Cronaca
Droga: arresti nel cosentino, spaccio anche in ospedale. I dettagli
CORIGLIANO ROSSANO, 25 SET - Avvenivano anche in prossimità o all'interno dell'Ospedale civile le cessioni di droga, con la partecipazione talvolta di minori, da parte della rete di spacciatori, che rifornivano dipendenti del nosocomio, smantellata a Corigliano Rossano nell'ambito dell' operazione "Portofino", condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. I provvedimenti cautelari hanno riguardato 14 persone, di cui sei finite in carcere, quattro ai domiciliari e quattro obblighi di presentazione alla polizia, responsabili, a vario titolo, di reati in materia di stupefacenti.
Denunciate altre 63 persone di sette minori. Le indagini, partite nel giugno del 2019, hanno ricostruito, attraverso intercettazioni e attività investigative tradizionali, un vasto traffico di sostanze stupefacenti che si svolgeva prevalentemente nell'area urbana di Corigliano, a Corigliano-Rossano, nelle piazze Portofino, da cui il nome dell'operazione, Salotto e Bernardino Le Fosse, frequentate da giovanissimi anche minori.
Le direttrici di approvvigionamento riguardavano non solo altre aree della provincia di Cosenza e delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, ma anche la Puglia e perfino l'hinterland di Napoli. Dalle intercettazioni sono state decriptate espressioni utilizzate da spacciatori e assuntori: "dieci o cinque giga" per identificare il quantitativo e il tipo di stupefacente in grammi, ma anche "biglietto della giostra", "le pizze come l'altra volta" o le "caramelle piccole" e quelle "a sbriciole" o ancora le "storie".
Nel corso dell'indagine sono stati effettuati arresti in flagranza collegati e a riscontro delle attività in corso e sono stati sequestrati complessivamente circa 4 chili di stupefacenti tra hashish e marijuana. Durante le perquisizioni effettuate contestualmente all'esecuzione delle misure, invece, sono stati trovati 112 grammi di marjuana suddivisa dosi.