Cronaca
Drammatica Scoperta: ritrovato il corpo di Giulia Cecchettin, Il Procuratore chiama “Filippo costituisciti”
Le ultime Informazioni sull'omicidio e le ricerche nei pressi di Barcis, Pordenone
PORDENONE 18 NOV. - E'con ogni probabilità il corpo di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana, quello trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis (Pordenone).
Lo spiega il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, all'ANSA: "il corpo dovrebbe essere il suo, - afferma Cerchi - ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma".
Il corpo è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce alla stazione turistica di Piancavallo (Pordenone), in località Pian delle more. La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell'arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli. Quest'ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere. L'intera zona è sorvolata dagli elicotteri per verificare la presenza eventuale dell'auto di Filippo, la Punto di colore nero. Gli elicotteri stanno scandagliando l'intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis.
"I love you". Questa l'unica frase che la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, ha affidato ad una foto pubblicata su Instagram che la ritrae in un selfie sorridente accanto alla sorella davanti ad uno specchio.
Un appello a Filippo Turetta, il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è stato fatto dal procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. "E' un appello - ha spiegato ai giornalisti - al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti" ha detto Cherchi ai microfoni del Tg1. "Speravamo di non dover dare questa notizia - ha aggiunto, riferendosi al ritrovamento del corpo di Giulia - ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca".
"Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell'ordine". Lo ha detto poco fa, in una breve dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin, l'avvocato Stefano Tigani che, con l'associazione Penelope, sta assistendo la famiglia.
La svolta nelle indagini è arrivata giovedì mattina in maniera del tutto casuale quando la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all'ingresso dell'area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione. Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l'alert per il transito dell'automobile di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale Filippo aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l'attenzione dei Carabinieri.
Carabinieri, l'auto di Filippo non è stata trovata. Mercoledì scorso era in Austria
La notizia del ritrovamento dell'auto di Filippo nei pressi del lago di Barcis al momento è destituita di fondamento. Lo ha riferito all'ANSA il portavoce del Comando provinciale dei Carabinieri di Pordenone. Proseguono quindi le ricerche intorno al lago e nelle zone circostanti alla ricerca della vettura.
E' stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale.
Previste ricerche anche con droni
E' previsto l'arrivo in mattinata anche di droni e cinofili per le ricerche dei ragazzi veneti scomparsi da una settimana. Ricerche che sono riprese, nella zona del lago di Barcis (Pordenone), alle 7. L'attività, coordinata dalla Prefettura, viene svolta dal comando provinciale dei Vigili del fuoco sul posto con personale specializzato nella ricerca persone. Ci sono squadre speleo-alpino-fluviali e sommozzatori. La ricerca - apprende l'ANSA - non è legata a puntuali elementi ma al fatto che il lago si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo l'aggressione, ripresa dalle telecamere di un'azienda, da parte di Filippo ai danni di Giulia, che sarebbe avvenuta nella zona industriale di Fossò (Venezia). Oltre al lago di Barcis, le verifiche sono state estese - anche grazie all'utilizzo di un elicottero - anche all'impervia strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l'intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto.