Siria: i ministri disertano e gli eserciti si stringono attorno ad Aleppo
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ROMA, 6 AGOSTO 2012 – In Siria, l’esercito governativo e quello dei ribelli si preparano alla battaglia decisiva, mentre la terra accoglie in silenzio i corpi delle vittime mietute dalle stragi giornaliere e i superstiti, sempre meno e sempre più terrorizzati, respirano aria intrisa all’odore di sangue.
Sono oltre ventimila i militari riuniti attorno alla città di Aleppo, ormai sempre più roccaforte e simbolo della ribellione, mentre il governo presieduto da Bashar al-Assad continua a perdere, oltre alla credibilità agli occhi delle potenze estere, importanti componenti lungo la strada: il premier Riad Hijab, fuggito in Giordania con la sua famiglia, è stato rimosso dall'incarico lo scorso lunedì e si è unito ai ribelli «a causa dei crimini di guerra e del genocidio» compiuti dal regime; inoltre, Muhammad Jleilati, ministro delle finanze, è stato arrestato per diserzione mentre tentava di fuggire all’estero.[MORE]
Numerose sono le defezioni dei membri del regime di Assad, alcune delle quali si registrano anche fra i grandi nomi dell’esercito governativo, messo sempre più alle strette dalle offensive armate dell’Esercito Siriano Libero. Da stamattina sono infatti in corso bombardamenti e attacchi nel quartiere di Salah ad din, per stabilire la sorte e il dominio dell’importantissima città di Aleppo, caduta nelle mani dei ribelli.
Intanto, il Dipartimento di Stato americano ha reso noto che il segretario di Stato Hilary Clinton si troverà ad Istanbul l’undici Agosto, per discutere la delicata situazione siriana.
(foto www.style.it)
Elisa Lepone