Cronaca
Dramma nel Vibonese: uomo trovato carbonizzato. Omicidioscaturito da un debito di droga
VIBO VALENTIA - Tragedia nel cuore della Calabria: Giuseppe Salvatore Tutino, noto alle forze dell'ordine, è stato ritrovato senza vita, il corpo consumato dalle fiamme. Due individui sono stati sottoposti a fermo con l'accusa di omicidio, un colpo di scena che sconvolge una comunità già provata dall'ombra della 'ndrangheta.
La storia di Tutino, intrisa di debiti e di droga, sembra un film noir. Un debito non saldato di decine di migliaia di euro per la produzione di stupefacenti, e Tutino, che vantava crediti inesigibili, ha visto sfumare ogni speranza di riscossione. In un estremo tentativo di rivendicazione, si era spinto fino alle piantagioni di kiwi degli indagati, recidendone le piante. Una vendetta personale che ha vantato sui social, senza paura delle minacce - una sfida aperta alla legge del silenzio.
La risposta non si è fatta attendere: un'accusa che fa gelare il sangue, racchiusa in una canzone folkloristica caricata su un social network, un testo che mescola la minaccia e l'inquietante rito di affiliazione alla 'ndrangheta. Un monito cifrato che preannuncia la tragedia: "Chi tanto parla, niente guadagna, solo una cassa fatta da 4 legni", un chiaro riferimento ai Cavalieri di Spagna e alle tragiche conseguenze del parlare troppo.
Il caso sembrava avvolto nelle ombre, finché un banale accendino, dalle sembianze di una banconota da 100 euro, non ha fornito agli investigatori la chiave di volta per una svolta nelle indagini. Sebbene privo di tracce di Dna, il suo ritrovamento presso l'auto carbonizzata - scenario macabro dell'epilogo di Tutino - ha condotto a elementi indispensabili per incriminare gli autori del delitto.
Ulteriori prove sono state scovate nell'analisi di dati telematici estratti dal tablet e dagli apparecchi mobili di uno degli indagati, disegnando una trama intricata e oscura.
La comunità vibonese, stretta nella morsa del crimine organizzato, attende ora con ansia che la giustizia faccia il suo corso, restituendo un barlume di luce in una realtà troppo spesso offuscata dalla legge del più forte. (Ansa)