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DRAGHI: una speranza che l'Eurozona si riprenda

 FRANCOFORTE, 9 FEBBRAIO 2012-  Il Presidente della Banca Centrale Europea (BCE) lenisce un po’ gli affanni, in sede di confetrenza stampa a Francoforte. Benché ci siano aree dell’Europa che stanno soffrendo a causa del “ribasso economico” rischiando il default, Draghi non se la sente di dire che l’Eurozona "sta per morire".

“Non” perché alcuni “indicatori confermano alcuni segni di stabilizzazione dell'attività economica a un basso livello nel corso dell'anno anche se l'incertezza resta alta".

La situazione attuale è questa perché la "bilancia" non vede il mondo occidentale ed orientale  in egual livello. Non ci sono, a parte rari casi cioè, in Europa, veri colossi che potrebbero fronteggiare i “mostri” dell’Oriente. La Cina ad esempio, aiuta l’Europa a soccombere. Realtà come CHENGDU (sede degli impianti di FoXconn, il maggiore fornitore di Apple) non ci sono. L’incertezza ondeggia, ma se Monti con la sua politica di tassazione è riuscito a diminuire il valore dello spread, ci sono buone possibilità che si possa ripartire. [MORE]C’è possibilità cioè che, lavorando sodo, ognuno con la sua mobilità/precarietà -ma lavorando- l’economia “dell’area euro si riprenda gradualmente già nel 2012”. Nel frattempo -dice- le operazioni della BCE hanno evitato il cd "Credit Crunch" ovvero la stretta del credito: così si è potuto lasciare oggi invariato il tasso di riferimento all' 1 %  creando una qualche serenità nel sistema di offerta del credito.
AI

 

[in foto, MARIO DRAGHI, da sezione di foto presente sul sito www.tg24.sky.it]