Economia
Draghi difende il Quatitative Easing: +3,6% di Pil nell'Eurozona con lo stimolo monetario
ROMA, 27 GIUGNO 2017 - Parlando al forum delle banche centrali a Sintra, in Portogallo, Mario Draghi torna a difendere il Quantitative Easing, la politica di stimolo monetario promossa dalla BCE per uscire dalla crisi e spingere al rialzo l'inflazione. [MORE]
Dall'inizio degli acquisti di titoli pubblici a gennaio 2015 da parte della Bce, dice Draghi, l'economia dell'Eurozona è cresciuta del 3,6%, "più degli Usa dopo il Qe1 e il Qe2 nello stesso periodo". Nello stesso periodo, aggiunge, "l'occupazione è cresciuta di oltre quattro milioni".
Per il presidente della BCE, la ripresa nell'Eurozona è "al di sopra del trend e ben distribuita", ma aggiunge che "dobbiamo persistere nella nostra politica monetaria" e che serve "prudenza" con un aggiustamento graduale dello stimolo della Banca centrale europea. Un messaggio che ribadisce le intenzioni del Governatore rispetto alle polemiche sollevate, a più riprese, dai falchi del rigore guidati dalla Germania.
Uno dei motivi per cui la crescita nell'Eurozona sta andando meglio dell'inflazione potrebbe essere il ruolo della bassa inflazione passata sulla formazione dei salari. "Vi sono segnali che un'indicizzazione sia tornata in alcuni Paesi di grandi dimensioni dell'Eurozona. In Italia, per esempio, l'indicizzazione rivolta al passato ora riguarda circa un terzo dei contratti privati", ha dichiarato, aggiungendo che "le riforme strutturali che hanno aumentato la contrattazione a livello d'impresa potrebbero aver reso i salari più flessibili verso il basso, ma non necessariamente verso l'alto".
In ogni caso, avverte, "ci saranno pressioni al rialzo sui prezzi" una volta che diminuirà la capacità produttiva inutilizzata. Per Draghi è solo una questione di tempo: bisogna solo aspettare che la politica monetaria abbia "pieno effetto".
Pesanti le Borse europee dopo il suo intervento. In serata sono attese anche le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, a Londra.
Daniele Basili
immagine da opinione-pubblica.com