Cronaca
Dopo l'alluvione la gente scende in piazza: corteo per la difesa del territorio
GENOVA, 18 OTTOBRE 2014 - Questo pomeriggio erano tantissime le persone scese in piazza per rivendicare la difesa del territorio e di Genova a pochi giorni dall’ alluvione che ha colpito la capitale ligure.
Un lunghissimo corteo, che ha visto per protagonisti i centri sociali, diversi anarchici e alcuni gruppi No Tav. Tutti uniti per chiedere a gran voce la difesa del territorio; peraltro di un territorio, quello genovese, che è stato brutalmente colpito e danneggiato da una terribile calamità naturale.
No Tav, antagonisti, studenti e No Gronda in corteo dopo l'alluvione per la difesa e tutela del territorio
Il corteo è partito questo pomeriggio dal cimitero di Staglieno lungo Borgo Incrociati, il luogo dove ha perso la vita l’unica vittima dell’alluvione Antonio Campanella, che è stato travolto dall’esondazione del Bisagno.[MORE]
Dal cimitero di Staglieno il corteo ha battuto tutte le strade e i luoghi colpiti dall’alluvione avvenuta lo scorso 10 Ottobre toccando anche via XX Settembre, Piazza De Ferrari fino alla sede della Regione Liguria. Al corteo hanno partecipato più di 500 persone proveniente dagli Antagonisti, anarchici, gruppi studenteschi, volontari e gruppi No Tav e No Gronda, che una volta sopraggiunti in piazza De Ferrari dove ha sede la Regione Liguria si sono lasciati andare a grida di protesta contro la scelta di possibili opere di cementificazione.
L’ambiente e la sua tutela vengono prima di tutto. A scandirlo forte e chiaro anche diversi gruppi di studenti, che hanno espressamente richiesto che i soldi derivanti dal decreto “Sblocca Italia” siano utilizzati per opere ambientali nel territorio genovese.
Emanuele Ambrosio
(foto: ilsecoloxix.it)