Economia

Dopo-Expo: il governo punta su Arexpo con la cittadella dell'innovazione

MILANO, 11 OTTOBRE 2015 – Che ne sarà del dopo-Expo? La domanda sorge spontanea a poco più di quindici giorni dalla fine dell'esposizione. I progetti del governo, però, sembrano ben precisi: l’intento è quello di acquistare Arexpo, ossia la società proprietaria del terreno di circa un milione di metri quadri che ha visto lo sviluppo della manifestazione, e convertirlo in una cittadella della ricerca e dell’innovazione.

“Questo passo che il governo fa in Arexpo, mettendoci risorse e peso, è la prova provata del lavoro serio fatto su Expo”, ha spiegato il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina a “Expo dopo Expo”, un colloquio organizzato a Milano per discutere i progetti futuri. “Questi sei mesi – ha aggiunto Martina – sono stati la stagione della semina: ora dobbiamo custodire e coltivare, e i frutti arriveranno. Fare qui una grande città della conoscenza e dell’innovazione è una bella opzione. Per realizzarla serve l’intreccio virtuoso tra pubblico e privato, aggiungere alla disponibilità data dall’Università di Milano quella delle aziende interessate”. [MORE]

Cosa ne sarà, allora, di quest’area? Poco meno della metà (circa il 40%) dovrebbe rimanere un parco verde. Il resto del terreno, invece, dovrebbe ospitare le facoltà scientifiche dell’Università di Milano, l’ateneo che per primo ha lanciato l’idea di questo progetto.

Per quanto riguarda i padiglioni, invece, tutte le strutture dovranno chiudere i battenti entro il 30 giugno 2016 e liberare lo spazio della fiera. Alcuni di essi verranno ricostruiti nelle città natale, mentre altri – come quello di Monaco – verranno convertiti in edifici per la Croce Rossa da destinare al Burkina Faso.

(foto:agricolae.eu)

Sara Svolacchia