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Doping, marijuana depenalizzata per gli sportivi

MILANO, 15 MAGGIO 2013 - La marijuana non è più considerata sostanza dopante se utilizzata in piccole dosi. Lo ha stabilito la Wada (Agenzia mondiale antidoping) che ha alzato sensibilmente la soglia della positività da 15 a 150 nanogrammi per millilitro di sangue. La decisione è entrata in vigore dallo scorso sabato.

Dal 1999 ai Giochi Olimpici è vietato il consumo di cannabis, divieto giustificato dal fatto che il Thc può avere un effetto calmante e aumentare la disposizione dell’atleta al rischio. Molte federazioni sportive tuttavia hanno chiesto in questi anni di eliminare la cannabis dall’elenco delle sostanze proibite poiché non vi sarebbe alcun vantaggio reale per uno sportivo dal punto di vista delle prestazioni atletiche.[MORE]

Si calcola che questo innalzamento della soglia di positività porterà ad una diminuzione di circa l'80% dei casi di positività relativi all'uso di questo tipo di sostanza. Nel 2011 tra gli atleti fermati per doping l’8% aveva fatto uso di hascish o marijuana.

Nel 2009 aveva fatto scalpore una foto che ritraeva il nuotatore statunitense Michael Phelps mentre fumava un bong ad una festa. L’atleta si era scusato pubblicamente ma la federazione lo sospese per tre mesi, nonostante in quel periodo non fosse impegnato in gare ufficiali.

Paolo Massari