Cronaca
Donna fatta a pezzi, sindaco Angelo Tosoni, non è concittadina
Donna fatta a pezzi, cadavere è di una marocchina. Aveva 46 anni e vive a Verona, separata dal marito
VERONA, 2 GENNAIO - E' di una donna marocchina di 46 anni, che viveva a Verona, il cadavere smembrato ritrovato tre giorni fa in un campo nei pressi di Valeggio sul Mincio, nel veronese. Lo confermano fonti dei carabinieri di Villafranca, dopo che il sindaco di Valeggio, come riporta il "Corriere del Veneto", aveva anticipato questa indicazione. [MORE]
La donna era in Italia da circa 20 anni, e viveva svolgendo lavori saltuari, come badante e addetta alle pulizie. Era separata da tempo dal marito, che ora gli investigatori stanno cercando.All'identificazione i carabinieri sono giunti grazie agli indizi delle ricognizioni medico legali. Il corpo era stato sezionato dall'assassino in una decina di pezzi, probabilmente con l'uso di una sega a motore.
La vittima viveva da sola, senza figli, dopo la separazione dal marito. I Carabinieri di Verona hanno confermato che ora, dopo l'identificazione, le indagini si stanno focalizzando sulla vita della donna e sulle sue frequentazioni. L'ex marito, che gli investigatori stanno cercando di rintracciare, è anche lui marocchino.
La morte viene fatta risalire a circa 24-48 ore precedenti il ritrovamento a Gardoni di Valeggio sul Mincio. Il cadavere indossava solo biancheria intima ed è stato disseminato, a pezzi, in un appezzamento di terreno che costeggia la strada.
Aggiornamento: Sindaco Angelo Tosoni Valeggio, non è concittadina
La donna marocchina di cui è stato trovato il cadavere fatto a pezzi non è di Valeggio sul Mincio.
Lo conferma il sindaco Angelo Tosoni sulla base delle informazioni avute dagli investigatori. Il corpo sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi in un'altra località, probabilmente sempre nel veronese, e scaricato nella frazione di Gardoni in un'area notoriamente poco frequentata.
Il luogo del ritrovamento, infatti, è a ridosso di un uliveto e a poca distanza da un ex deposito militare. Si tratta di
un'area in cui sono presenti numerosi animali selvatici, compresi i cinghiali, su cui contava forse l'assassino perchè del corpo non restasse alcuna traccia.