Donna aggredita in Calabria e percossa, quattro arresti nel Napoletano
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Donna aggredita in Calabria e percossa, quattro arresti nel Napoletano Due uomini e due donne. Episodi avvenuti in Calabria ad agosto.
TORTORA, 06 SET - Sono stati arrestati all'alba e posti ai domiciliari dai carabinieri della Compagnia di Scalea i presunti responsabili dell'aggressione, avvenuta ad agosto scorso ai danni di una donna in vacanza a Tortora.
Le accuse nei confronti degli indagati, due uomini B.G. e B.C. rispettivamente di anni 45 e 72 anni e due donne M.L. di 70 e S.A di 40 anni, sono di "tentata rapina e lesioni personali aggravate".
Gli arresti sono stati fatti a San Giorgio a Cremano (Napoli), con il supporto dei militari della Compagnia di Torre del Greco, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti su richiesta della locale Procura.
Il provvedimento scaturisce da un'attività d'indagine che ha consentito di documentare l'aggressione violenta, in due fasi, ai danni della donna, una ricercatrice di origine potentina residente a Roma.
Il primo episodio risale al 4 agosto scorso quando la donna, dopo aver accudito alcuni cuccioli di cani randagi avrebbe subito da parte degli indagati minacce di morte estese ai suoi familiari ed ai cagnolini che aveva appena curato e portato con sé per poterli successivamente affidare ad un'associazione di volontariato e il secondo accaduto il 6 agosto mentre la donna era in bici e che si sarebbe concretizzato con il tentativo da parte di una ragazza di sottrarle il telefono cellulare a cui si è aggiunta l'aggressione da parte di altri due uomini, uno dei quali, dopo averle detto "ora ti faccio vedere io" l'avrebbe colpita con pugni all'altezza dell'occhio sinistro.
Un'aggressione brutale che, secondo quanto emerso dalle indagini svolte nell'immediatezza dai carabinieri di Praia a Mare, sarebbe proseguita con la vittima rovinata a terra e presa a pugni con varie lesioni come emerso dai referti ospedalieri.
In aggiornamento
Ai domiciliari intero nucleo familiare
Essersi presa cura di alcuni cani randagi: è questa "la colpa" addebitata alla donna, ricercatrice, aggredita a Tortora (Cosenza), dove si trovava per trascorrere un periodo di vacanza, lo scorso 6 agosto scorso dalle quattro persone, tutte incensurate e appartenenti al medesimo nucleo familiare, arrestate stamane dai carabinieri della Compagnia di Scalea a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Ai domiciliari sono finiti padre, madre, figlio e compagna di quest'ultimo.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che hanno spiegato le ragioni dell'aggressione in una conferenza stampa svoltasi al Comando provinciale dell'Arma di Cosenza, la donna, ricercatrice universitaria originaria di Potenza, aveva dato assistenza, in più occasioni, a quattro cuccioli randagi, gesto che evidentemente non è piaciuto alla famiglia napoletana che ha prima minacciato la donna e i familiari, e qualche giorno dopo l'ha aggredita fisicamente.
La vittima è stata raggiunta prima da un pugno e una volta a terra è stata picchiata più volte dai quattro che hanno continuato a colpirla ripetutamente su tutto il corpo. Alla vittima, una volta accompagnata in ospedale, sono state riscontrate contusioni ed ematomi multipli, la scheggiatura di un elemento dentario e un trauma cranico.