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Oggi martedì 13 giugno l'ex presidente americano 76enne, è convocato presso il tribunale di Miami alle ore 15 (21 a Roma), in un’udienza iniziale, (la prima in assoluto in cui un ex presidente degli Stati Uniti deve affrontare accuse penali federali), per essere informato delle accuse a suo carico relative alla sottrazione di documenti sensibili sulla sicurezza nazionale dopo aver lasciato la Casa Bianca e di aver ostacolato gli sforzi per recuperarli.
Il miliardario, ricandidato alla presidenza degli USA nel 2024,dovrà affrontare ben 37 capi di accuse, tra cui "conservazione illegale di informazioni relative alla sicurezza nazionale", "ostacolo alla giustizia" e "falsa testimonianza". Secondo l’accusa, un dossier di 44 pagine, i documenti conservati dal tycoon includevano informazioni riservate sulle armi nucleari.
Il giudice Aileen Cannon nominata nel 2019 dall'allora presidente Trump e confermata dal Senato nel 2020, sarà il giudice del processo che sovrintenderà al caso, invece, il giudice Jonathan Goodman presiederà l'accusa dell'ex presidente.
La violazione delle leggi sulla sicurezza nazionale "mette il nostro paese in pericolo", ha affermato il procuratore speciale Jack Smitun che ha supervisionato le indagini durate mesi. Un eventuale processo penale contro l’ex presidente dovrebbe essere organizzato a New York all'inizio del 2024 , proprio durante le primarie repubblicane, di cui al momento sembra essere il favorito.
"Non ho fatto nulla di male. Non sono mai stato incriminato in vita mia. Adesso due volte in due mesi, è un atto politico", accusa il magnate. "Non mollerò mai", ha dichiarato ancora Trump ribadendo la sua intenzione di non abbandonare neanche in caso di condanna la corsa alle presidenziali del 2024.