Politica

Don Uva, Attilio Martorano: valida la proposta della Regione per il fitto del ramo di azienda

POTENZA, 24 LUGLIO 2013 - L’assessore Attilio Martorano, in seguito all’incontro con le organizzazioni sindacali, Fp Cgil, Fpl Uil e Cisl Fp, ha ribadito che al fine di proseguire con le attività del don Uva di Potenza le condizioni dalle quali la Regione Basilicata non può prescindere devono essere la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità assistenziale ai pazienti.

L’assessore alla Salute, Attilio Martorano lo ha ribadito con forza a tutti i rappresentanti presenti, dalla segretaria Roberta Laurino ad Antonio Guglielmi e Giovanni Sarli e a una delegazione di lavoratori rappresentati dal dirigente generale dell’Asp, Mario Marra.
Ai sindacati, che già questa mattina avevano avuto modo di esprimere in Quarta Commissione consiliare le proprie posizioni e perplessità riguardo alla vicenda Don Uva, l’assessore Martorano ha confermato l’assoluta validità della proposta avanzata dalla Regione Basilicata per il fitto di ramo dell’azienda, proposta a suo tempo inserita nel concordato preventivo dalla Casa della Divina Provvidenza, ente gestore del Don Uva di Potenza.
 A quanto si è appreso, la sezione fallimentare del Tribunale di Trani ha ritenuto opportuno esperire la procedura concorrenziale per individuare il soggetto con cui stipulare il contratto.

Un fatto – ha spiegato Martorano – che non mette in dubbio la fondatezza della soluzione del fitto di azienda, anzi la conferma perché consente di verificare la sussistenza di offerte migliori sul mercato e di metterle a confronto”.
“Le preoccupazioni dei lavoratori e dei sindacati – ha detto ancora Martorano – sono anche le nostre. Il governo regionale continuerà a vigilare, è interesse di tutti la corretta e ordinata gestione di una struttura assistenziale che ha un ruolo non secondario nel panorama sanitario regionale”.

L’assessore ha reso noto che il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha inviato questa mattina una nota alla sezione fallimentare del Tribunale di Trani, ai Commissari giudiziari e alla Congregazione religiosa, in cui evidenzia “la necessità di salvaguardare l’erogazione dei servizi e la stabilità dei livelli occupazionali”.
“In presenza di eventuali operatori privati che si proponessero quali gestori della struttura di Potenza, è scritto nella nota, la Regione Basilicata si riserva di richiedere la presentazione di un ampio e dettagliato piano di riorganizzazione”, che garantisca la prosecuzione e gli standard di qualità dei servizi erogati, l’assoluta garanzia dei livelli occupazionali, la capacità economica e finanziaria necessaria a garantire “la corretta e puntuale erogazione delle spettanze di competenza dei lavoratori e di tutti i fornitori”, nonché “l’effettuazione dei necessari interventi strutturali di cui necessita la sede di Potenza” e, infine, “una corretta e coerente gestione delle relazioni istituzionali e sindacali esistenti”.

Requisiti giudicati tutti essenziali. Anche in assenza di uno solo di questi, “la Regione Basilicata si riserva sin da ora la facoltà di riorganizzare, in tutto o in parte, i servizi sanitari e assistenziali attualmente erogati presso l’Ospedale ‘Don Uva’, dislocandoli presso altre sedi, anche in considerazione del fatto che ad oggi l’Ente ‘Ancelle della Divina Provvidenza’ opera in regime di prorogatio dei rapporti contrattuali”. [MORE]

Rocco Zaffino