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Don't " let it be ", Sir. McCartney

Londra, 1 agosto 2012 Ad alcuni fans dei Beatles e a molti giornalisti inglesi, pare non sia piaciuta granché la performance canora olimpica di Paul McCartney, che dei Beatles è un ”ex” tuttora abbastanza attivo dal punto di vista musicale. Tra l'altro, McCartney fu nominato Baronetto dalla regina qualche tempo fa, e può quindi fregiarsi del titolo nobiliare di "Sir". 

Le critiche riguardano alcuni presunti cali di voce e stonature durante il brano “Hey Jude”, che ha chiuso a notte inoltrata la cerimonia inaugurale delle “Olimpiadi”, dinanzi a decine di migliaia di spettatori presenti allo stadio e al miliardo dinanzi alle televisioni di tutto il mondo.

Qualche giornale britnnnico ha evidenziato - forse un pò troppo- queste piccole defaillance, evidenziando il malumore dei fan che temono un appannamento del loro mito. Qualcuno ha anche titolato ironicamente “ It’s time to let it be”, Paul",  riferendosi ad una famosa hit dei Beatles. Il titolo è traducibile più o meno con un “Lascia perdere, ritirati!”

Evidentemente, non si perdona all’ex Beatle di essere ancora sulla breccia a 70 anni suonati. [MORE]L’orecchio dei fruitori di musica si è ormai assuefatto alla perfezione dei suoni artificialmente elaborati al computer e le piccole sbavature nel canto di un settantenne - che "incidentalmente" ha fatto la storia della musica, appaiono ad alcuni pseudopuristi non tollerabili. Tali imperfezioni sarebbero invece da apprezzare, come inno alla creatività artistica fattasisi longevità canora.

Raffaele Basile