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Genova, 29 Maggio- Si arricchisce di nuovi elementi, la raccapricciante vicenda di don Riccardo Seppia: uno spacciatore e un militare della Guardia di Finanza sono stati arrestati con l’accusa di aver venduto la droga al sacerdote pedofilo, arrestato il 14 maggio scorso.
I due sono stati fermati dai carabinieri del Nas .[MORE]
L’indagine, in origine, era rivolta a un giro illecito di anabolizzanti nelle palestre di Milano e di lì a quello di cocaina negli altri ambienti cittadini; i Cc hanno individuato i due e anche l'ex parroco. Le posizioni sono ovviamente diverse, i due arrestati sarebbero stati fornitori abituali di don Seppia per quanto riguarda la cocaina, che utilizzava per ottenere favori sessuali dai ragazzi.
Don Seppia ieri è stato interrogato, nel carcere di Marassi, e avrebbe rigettato, nuovamente, le accuse mosse contro di lui: dalle dichiarazioni del ragazzo di origini egiziane che si prostituiva, allo spaccio di droga in cambio di sesso, dalle frequentazioni alle foto e i video porno trovati nel pc. “Non sono mai stato a letto con quel ragazzo, la droga l'ho data una volta sola a Emanuele Alfano. Quei siti erano solo con gente adulta”, ha precisato, assistito dal suo legale, Paolo Bonanni. Emanuele Alfano, l'ex seminarista accusato di induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile, è finito, anche lui, in carcere: sarebbe stato l’adescatore di ragazzini per don Riccardo Seppia.
Davide Scaglione