Chiesa e Società
Don Pino Latelli “Dio si prende cura di ciascuno di noi”
Paura, inquietudine e disorientamento sono le preoccupanti conseguenze della seconda ondata di pandemia che non accenna a diminuire facendo vacillare in tanta gente la fede e la certezza di un ritorno alla normalità e di una ripresa economica e sociale. Il momento particolarmente difficile induce molti fedeli a rivolgersi a don Pino Latelli, parroco in solido della Chiesa del Carmine di Lamezia Terme, per sentire parole di speranza e di conforto. La signora Angela, che vive in un paese del Nord Italia con la sua famiglia, gli confida in una lettera le sue preoccupazioni e le sue ansie con l’auspicio che possa essere illuminata da un barlume di luce che le consenta di riprendere la sua vita quotidiana.
«Non le nascondo - scrive Angela a don Pino dopo essersi presentata - che in casa mia viviamo nella paura e nella preoccupazione per una situazione che di giorno in giorno si fa sempre più preoccupante. L’aggiornamento quotidiano dell’aumento dei morti e dei contagiati provoca nel nostro animo tristezza e spavento. Nella mia famiglia ci siamo ritrovati poveri, fragili e disorientati dinanzi alle prese con problemi seri di lavoro. Personalmente comincio a dubitare della mia fede, non ho più la certezza che Dio ci accompagna in questo difficile cammino di prova e di sofferenza e la speranza sembra ridotta ad un lumicino. Le chiedo una parola di luce e di conforto».
Così risponde prontamente il sacerdote: «Cara Angela, ti sono accanto con l’affetto e la preghiera in questo momento drammatico in cui la tempesta furiosa si è abbattuta sul mondo intero meno di un anno fa in modo del tutto inaspettato e che sembra non dare tregua a nessuno. La pandemia continua a far paura e per il credente è un momento di verità in cui viene alla luce la solidità delle basi sulle quali si è costruita la propria fede. Gesù nel Vangelo ci assicura che coloro che costruiscono la casa sulle solide fondamenta della Parola di Gesù Signore, che è Parola di Dio, fede e saggezza, resisteranno ad ogni tempesta e avversità.
Abbiamo la consolante certezza che in quest’ora della prova Dio non ci ha abbandonati, non ci ha dimenticati, ci ama e si prende cura di tutti e di ciascuno di noi. È vero, la fede può anche vacillare come è accaduto ai discepoli sorpresi dalla violenta tempesta sul lago di Genezaret. La barca viene sballottata da una parte e dall’altra, i discepoli temono per la propria vita e Gesù sembra dormire. I i discepoli in preda all’angoscia e alla paura gridano: “Non ti importa che moriamo?”. Ma Gesù veglia su di loro. Non dorme.
Abbiamo bisogno anche noi di prendere coscienza di quanto Gesù ci stia vicino, navigando con noi e soffrendo con noi. Dobbiamo credere che, anche se navighiamo a vista, la bussola è Lui, è Lui al timone della barca. Dobbiamo perciò correre da lui, a chiedergli di calmare la tempesta. La presenza di Gesù sulla barca della nostra vita non impedisce che ci siano le tempeste, ma ci rassicura nell’affrontarle.
Cara Angela, è proprio l’esperienza della fede nella presenza del Signore che ci libera dalla paura o dall’ansia per ogni necessità o pericolo che affrontiamo nella vita.
Affrontiamo, dunque, questo momento difficile della pandemia trasformandolo in opportunità di crescita sostenuti dalla parola di San Paolo che scriveva ai Romani: “Tutto concorre al bene di quelli che sono amati da Dio”.
Spero che in questo tempo di difficoltà e di prova – conclude don Pino - tutti gli uomini possano recuperare un pò di fede che è certezza che Dio è con noi, è all’opera, interviene, anche quando sembra che tutto è inutile e senza speranza».
Lina Latelli Nucifero
Foto: Don Pino Latelli