Cronaca

Don Patriciello scrive a Renzi: "Torni qui"

 CAIVANO (NA), 8 LUGLIO 2014 - Il parroco di Parco Verde di Caivano (NA), Don Maurizio Patriciello, in una lettera pubblica su facebook, si rivolge al premier Renzi, nel quale lo invita nuovamente a tornare nella "terra dei fuochi".

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"Mesi fa, ancora non eri il capo del governo, venisti ad Aversa per incontrare il mio vescovo, Angelo Spinillo, e alcuni sacerdoti della diocesi, scrive Don Patriciello.Quel che manca, aggiunge il parroco, è proprio la volontà politica di mettere una volta per sempre la parola fine a questa tragedia. Ci lasciammo con la promessa, da parte tua, di vederci ancora.  Ecco, credo che quel momento sia venuto".
"Tra i tuoi gravosi impegni devi trovare un momento per ritornare nella Terra dei fuochi, dice don Patriciello, Te lo chiedo a nome di milioni di persone maltrattate, esasperate, ingannate".

C'è tanta speranza, angoscia, e voglia di cambiamento nelle parole di Don Patriciello, che non si rassegna e cerca di reagire, ponendo ancora una volta l'accento sulla difficile situazione di quell'area della provincia di Napoli e non solo, invitando il premier a recarsi ancora li per far fronte alla condizione di malessere della popolazione.

Don Patriciello chiede delle risposte concrete che ancora non sono state date. Ed inoltre, sottolinea la superficialità con la quale viene affrontata questa situazione.

"I dati dell'Istituto superiore di sanità che confermano ciò che noi da sempre sappiamo , continua a scrivere Don Patriciello, vengono il giorno dopo ridimensionati dallo stesso ministro Lorenzin, in contrasto con il Governatore della Campania che, invece, li riconferma. Ci sono confusione, pressappochismo. Presidente, dobbiamo uscire da questa sciagura al più presto e nel migliore dei modi".

Don Patriciello continua la sua testimonianza, facendo oltremodo presente, come ogni notte le case di chi vive in quelle terre sono invase da fetori, fumi e veleni di ogni tipo. Afferma "Anch'io sono rimasto sveglio e con in corpo una rabbia immensa". "Il vero dramma è che non sappiamo contro chi combattere".

Nei giorni scorsi il parroco ha ricevuto diverse e-mail di solidarietà da parte dei suoi concittadini, e di quelli dei comuni limitrofi, che ribadivano "la grave situazione di disagio" in cui si ritrovano costretti a vivere.