Domenico Lione: "L'assenza di una banca potrebbe alimentare il fenomeno dell'usura"
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COSENZA, 22 APRILE 2014 - Il Presidente dell’Associazione Territoriale di Confcommercio a Cassano all’Ionio,
Mimmo Lione, vuole lanciare un grido di protesta contro la paventata chiusura della filiale del Banco di Napoli a Sibari.
“Già alcuni anni fa - ha dichiarato - abbiamo dovuto registrare la chiusura della filiale di Cassano centro, con la promessa di Banca Intesa di accentrare i servizi e di potenziare la filiale di Sibari. Ora non possiamo accettare la chiusura di un altro sportello bancario che valorizza l’immagine di un territorio”.
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“Bisogna dire NO alla chiusura per impedire il decadimento del territorio - ha continuato soprattutto in questo periodo di forte crisi è un altro duro colpo che viene inferto all’economia territoriale”.
“La razionalizzazione della rete degli sportelli bancari non può consumarsi sulla pelle dei cittadini e delle imprese che per la crisi degli istituti di credito, assieme a tutte le altre componenti sociali, sono già stati chiamati ad affrontare grossi sacrifici” - ha affermato Lione. “Tantissimi anni di presenza, prima a Cassano e poi a Sibari, di questo antico Istituto di credito non può passare inosservato. Bisogna reagire. Abbiamo il dovere di farlo! Dobbiamo tutti insieme adoperarci per impedire che, ai problemi già esistenti, se ne aggiungano altri”.
“Dall’inaridimento del territorio nascono fenomeni che spesso diventano ingestibili - ha concluso - e l’assenza di una banca in determinati contesti territoriali potrebbe alimentare il fenomeno dell’usura. Questo territorio dove l’economia si basa su turismo, agricoltura e commercio merita attenzione da parte dei vertici di Banco di Napoli. Pertanto li invitiamo a rivedere la decisione di chiusura della filiale di Sibari”.