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Domani prende il via il progetto "Gerbera Gialla", nel nome della legalità

COSENZA, 30 NOVEMBRE 2011. Domani, a Reggio Calabria nella sala Nicola Calipari del Consiglio regionale della Calabria, prenderà il via il progetto “Gerbera Gialla” 2011-2012, iniziativa promossa dallo stesso Consiglio regionale e da “Riferimenti”, coordinamento della Gerbera Gialla. Il progetto, che prevederà diverse iniziative su tutto il territorio nazionale, si concluderà poi con le giornate della Gerbera Gialla a Maggio 2012. L’obiettivo centrale dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i più giovani all’impegno nella lotta alla criminalità.[MORE]

All’iniziativa interverranno i Prefetti delle province calabresi, magistrati e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Nel corso della giornata, che sarà aperta dall’intervento del Presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Talarico, sarà proiettato un filmato e presentato il calendario 2012 di Riferimenti, dedicato agli anniversari del “decennio di sangue” (1982-1992) che sarà utilizzato come strumento didattico nelle scuole. Alla manifestazione parteciperanno delegazioni di studenti provenienti da varie zone della Calabria e della Sicilia. L'azione progettuale educativa di Gerbera gialla, che è rivolta soprattutto ai giovani, mira alla sensibilizzazione pubblica di prevenzione nella lotta alla criminalità organizzata, ma anche ad ogni forma di violenza ed illegalità.

Il progetto consiste nella predisposizione di interventi diretti a impedire la penetrazione della 'ndrangheta nel tessuto sociale della regione. Il percorso didattico di Gerbera Gialla ha come base la memoria, considerata chiave di lettura dei processi umani passati, presenti e futuri. Per l’anno scolastico 2011-2012, sarà approfondito il decennio 1982-1992, un decennio che si tinse, drammaticamente, di sangue, a causa delle terribili stragi di mafia. Proprio il 3 maggio 1982 veniva ucciso, a Reggio Calabria, l'ingegnere salernitano Gennaro Musella. Nello stesso anno furono uccisi il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, il deputato Pio la Torre e la piccola Simonetta Lamberti. Il 1992, in particolare, è stato contrassegnato dalle stragi di Capaci e via d’Amelio a Palermo, che evocano il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici siciliani che hanno dedicato la propria vita alla lotta contro la mafia, divenendo il simbolo di eroismo nazionale.
 

Caterina Stabile