ROMA – E’ tutto pronto per l’atteso discorso del Premier che terrà domani, alle 19, al Parlamento.
Berlusconi è stato più volte chiaro: “o si vota in maggioranza oppure si va alle urne”. Da parte dei finiani c’è sia apertura che chiusura, nel senso che da un lato apprezzano il fatto che se ne discuta in Parlamento, ma dall’altro “avvisano” il governo che se il documento presentato non sarà gradito, Fli esporrà una sua proposta e in tal caso l’appoggio all’esecutivo non sarà più scontato.
Ciò nonostante, il fatto della giornata è stato lo scandalo di 7 parlamentari, 2 dell’Udc e 5 del movimento di Rutelli, che si sono dimessi dai rispettivi partiti proprio alla vigilia dell’atteso voto.[MORE]
Mossa alquanto ambigua che Bersani denuncia espressamente: “Si tratta di corruzione di parlamentari!” minacciando di rivolgersi alla Procura.
Nel frattempo Casini, ancora esterrefatto della defezione dei suoi 2 colleghi di partito, ha confermato che voterà per la sfiducia.
I punti del documento che Berlusconi presenterà sono tutti incentrati sulla giustizia, e in particolare sulle leggi salva-Premier e sul famigerato Lodo Alfano.
Sicuramente domani sarà la prova del fuoco per tanti partiti ed esponenti, a partire dal governo stesso che capirà se potrà andare avanti oppure no. Infine sarà testata la coerenza dei finiani che dicono di mettere la legalità al primo posto e si capirà se “i corrotti” – secondo il leader Pd – sono stati veramente attratti da Berlusconi con promesse di poltrone e quant’altro, oppure semplicemente non andavano d’accordo con i loro ex leaders di riferimento.
Nella foto da sinistra il Guardasigilli Alfano e il Premier Berlusconi
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