Politica

Dl Sviluppo: tensione tra Pdl e Lega

Roma, 25 ottobre 2011 - Alla vigilia del Consiglio europeo di Bruxelles, nel corso del quale l’Italia dovrà, presumibilmente, presentare un credibile piano di crescita per fronteggiare la crisi economica, e dopo la fumata nera a seguito delle lunghe trattative del Consiglio dei Ministri di ieri, è scontro aperto all’interno della maggioranza sulla riforma delle pensioni da inserire all’interno del Decreto Sviluppo proposta dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.[MORE]

Il principale avversario del premier è, come si può immaginare, il Segretario della Lega Umberto Bossi. Il leader del Carroccio è profondamente contrario all’innalzamento progressivo dell’età pensionabile a 67 anni per i lavoratori italiani. ≪Stavolta la situazione è molto pericolosa, si rischia la crisi≫, ha sottolineato Bossi. Con lui anche il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. ≪Abbiamo già dato, i pensionati hanno già dato≫, afferma Maroni, il quale si mostra comunque aperto al dialogo, ≪vedremo cosa verrà proposto nel Consiglio dei Ministri, sentiremo le richieste e poi valuteremo≫. Meno propenso alla mediazione il leghista Salvini, il quale ha dichiarato a Radio 2 che ≪se il Parlamento dovesse approvare la riforma delle pensioni, non ci sarà più la maggioranza≫. Contrari alla manovra anche i sindacati. ≪Se siamo pronti a scendere in piazza? Non faremo passare un sopruso di questo genere. Dire che siamo pronti a scendere in piazza è un eufemismo per dire che contrasteremo in vari modi un provvedimento di questo genere. L’unica soluzione in questo momento è andare subito al voto≫, ha sottolineato il segretario della Uil Luigi Angeletti.

Dal canto suo Berlusconi avrebbe intenzione a dare il via alla riforma previdenziale in tempi rapidi, ≪anche perché siamo l’unico paese ad avere anche le pensioni di anzianità≫.[…] ≪Bossi ha a cuore i pensionati e li difende ma questo non collide con la riforma≫.

A fornire ulteriori dubbi sulla tenuta della maggioranza ci pensa il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. ≪Stiamo trattando, mi pare ci sia questa ipotesi che il governo possa cadere, ma i margini di trattativa ci sono≫. Inoltre oggi non è in programma una nuova riunione del CdM ≪perché non ce n’è bisogno≫ ha detto ancora Matteoli. ≪Se si trovano gli accordi il premier mercoledi li illustrerà in Europa≫.

E’ tutt’ora in corso a Palazzo Grazioli un vertice di maggioranza con il premier Silvio Berlusconi per fare il punto sulla situazione in vista della riunione straordinaria di domani a Bruxelles. Alla riunione partecipano, oltre al premier, Angelino Alfano, i ministri Roberto Calderoli, Maurizio Sacconi e Roberto Maroni, nonché i capigruppo di lega e Pdl di Camera e Senato.

Michele Ciccone