Economia
Dl Irpef, rinviato alla legge di Stabilità 2015 l'allargamento bonus alle famiglie numerose
ROMA, 4 GIUGNO 2014 - Il decreto legge Irpef, da questa mattina, dopo aver ricevuto il via libera dalle commissioni Bilancio e Finanze, è in discussione in Aula del Senato. I relatori del testo, Maria Cecilia Guerra (Pd) e Antonio D’Alì (Ncd), lo hanno illustrato nell’aula di Palazzo Madama.
Si tratta di un passaggio delicato considerati i tempi ristretti utili all’approvazione finale. Non è da escludere che il governo decida di porre la questione di fiducia. Il 13 giugno il decreto dovrebbe approdare alla Camera, per la seconda lettura, per poi essere convertito entro, e non oltre, il 23 giugno pena la decadenza.
Sono quasi 600 gli emendamenti al testo approvati dalle commissioni e presentati in aula. Tra questi il rinvio al 16 ottobre del pagamento della Tasi nei Comuni ritardatari che non hanno ancora deliberato l’aliquota. Le delibere dovranno essere pubblicate entro il 18 settembre ed i comuni dovranno inviare le deliberazioni soltanto in via telematica entro il 10 settembre. Il provvedimento prevede che il ministero dell’Interno anticipi entro il 20 giugno ai Comuni ritardatari fondi per il “50% del gettito annuo della Tasi, stimato ad aliquota base a valere sul fondo di solidarietà comunale”.
Altro passaggio riguarda la possibilità, approvata dalle commissioni su un ordine del giorno del Ncd, dell’attuazione della delega fiscale per quanto riguarda il rafforzamento dei tagli Irap. Per il capogruppo Ncd, Maurizio Sacconi, nei decreti sarebbe necessario «ridefinire il concetto di stabile organizzazione di impresa che è la precondizione perché una partita Iva paghi l’Irap. In quella sede – aggiunge Sacconi – si chiederà che venga ridisegnato prevedendo più requisiti per la stabile organizzazione in modo da alzare la base e restringere la platea dei contribuenti».
Tuttavia, nel decreto Irpef, non trova spazio l’allargamento del bonus fiscale alle famiglie monoreddito con figli a carico. È difatti saltato l’emendamento presentato dal Ncd e sul quale fino alla giornata di martedì sembrava essere stato trovato un accordo tra i partiti di maggioranza con una copertura finanziaria che si aggirava sui 66 milioni di euro. Così non è stato. Il Pd e il Ncd hanno comunque convenuto rinviare tale provvedimento alla legge di Stabilità 2015.
Nello specifico nell’articolo uno del dl sarà inserita una norma d’indirizzo che, per l’appunto, rinvia per la copertura alla legge di Stabilità. Basteranno due figli per usufruire del bonus. “Saranno prioritariamente previsti – si legge nel testo – interventi di natura fiscale che privilegino, con misure appropriata, il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico”.[MORE]
Un rinvio che comunque ha creato non pochi malumori all’interno del Ncd, che sull’allargamento di tale bonus alle famiglie ne faceva un cavallo di battaglia. Nel tentativo di ristabilire tranquillità è stata richiesta una riunione del gruppo con Maurizio Sacconi e il leader del partito, Angelino Alfano. Al momento le uniche dichiarazioni ufficiali sono quelle soddisfatte di Sacconi: «l’emendamento al decreto Irpef sul bonus famiglie è una norma programmatica e impegna la legge di stabilità nel momento in cui renderà strutturali tutte le misure di restituzione fiscale a tenere in considerazione prioritaria il cosiddetto fatto famiglia».
(Immagine da notizie.tiscali.it)
Giovanni Maria Elia