Economia
Dl banche, domani il voto sugli emendamenti. Decreto in Aula martedì
ROMA, 5 FEBBRAIO 2017 - Prosegue il cammino del decreto "salva risparmio" in commissione Finanze del Senato. A partire da domani, saranno votati gli emendamenti al decreto, un pacchetto di circa 70 modifiche - di cui 13 del governo- che toccano vari argomenti. Il testo emendato dovrebbe approdare in Aula martedi. [MORE]
Tra le proposte al vaglio della commissione vi sono i criteri per definire il valore delle azioni di quele banche per le quali c'è stato l'intervento pubblico ma che sono sospese in Borsa per periodi superiori a 15 giorni. Il caso più noto è quello di Mps. Generalmente, il valore delle azioni è determinato in base all'andamento delle quotazioni dei 30 giorni di mercato antecedenti ma, nel caso di sospensione della quotazione per oltre 15 giorni, il valore dell'azione è il minore tra il prezzo di riferimento medio degli ultimi 30 giorni di negoziazioni e quello determinato in base alla consistenza patrimoniale.
Restando sul tema Mps, appare sempre più improbabile la pubblicazione della lista dei debitori insolventi delle banche, come suggerito dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli. La lista dovrebbe trasformarsi in una relazione semestrale al Parlamento sulle ricapitalizzazioni preventive bancarie nella quale il Ministero dell'Economia indicherà le informazioni relative "al profilo di rischio o al merito di credito" dei grandi debitori, e non i nomi.
Pace fatta, invece, sulla proposta per l'educazione finanziaria. Con un emendamento presentato dal relatore Marino, viene istituito un Comitato ad hoc "con il compito di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria". Al Governo spetterà il compito di fornire una relazione annuale sullo stato di attuazione della Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. Al Comitato verrà erogato un contributo di un milione di euro, a partire dal 2017.
Accordo trovato anche sulla proposta di estendere al coniuge e ai parenti entro il primo grado la possibilità di ristoro per i risparmiatori delle quattro banche poste in risoluzione (Banca Etruria, CariFerrara, CariChieti, Banca Marche). Dovrebbe essere bocciato, invece, il rimborso per chi ha acquistato obbligazioni subordinate di una banca soggetta a ricapitalizzazione precauzionale dopo il primo gennaio 2016, data di entrata in vigore del bail in.
Lo Stato, quando interverrà nella ricapitalizzazione delle banche, potrà anche chiedere non solo la rimozione dei manager ma anche la fissazione di un tetto agli stipendi del Cda e dell'alta dirigenza.
Daniele Basili
immagine da rgs.mef.gov.it