Politica
Dj fabo, attesa pronuncia della Corte Costituzionale per Marco Capuano
ROMA, 23 OTTOBRE- Si attende la pronuncia della Corte Costituzionale sulla vicenda di Dj Fabo.
La vicenda inizia il 27 febbraio 2017 quando Fabiano Antoniani muore in una clinica svizzera che offre la possibilità del cosidetto " suicidio assistito".
Dj Fabo era malato di SLA, un incidente lo aveva reso tetraplegico, cieco e non più autonomo. Ad accompagnarlo verso la morte è stato Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione di Luca Coscioni, che ha organizzato il viaggio secondo quella che era la volontà di Antoniani.
lo stesso Cappato si è autodenunciato per aver violato l'art 580 c.p. che definisce l'istigazione o aiuto al suicidio, condannando chi lo commette alla reclusione dai 5 ai 12 anni.
Per questa azione, definita da Cappato "di disobbedienza civile", lo stesso è imputato di fronte alla Corte d'Assise di Milano che lo scorso febbraio ha sospeso il giudizio dubitando della legittimità dell'art 580 applicata a questo caso e rinviando il giudizio alla Corte Costituzionale.
Infatti come più volte è stato dichiarato dai familiari, Dj Fabo aveva espressamente chiesto di ricorrere al suicidio assistito per ottenere così la fine dignitosa di una vita che non sentiva più sua.
A decidere saranno i giudici costituzionali che dovranno pronunciarsi tenendo conto del valore della vita umana ma anche del diritto ad autodeterminarsi e del peso che la dignità umana riveste nella nostra Costituzione.
Ludovica Portelli