Francia: in oltre cento città migliaia di manifestanti per dire no al Jobs Act
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PARIGI, 15 SETTEMBRE - Più di cento città francesi invase dai manifestanti scesi in strada per rinnovare la proposta all'abrogazione della "Loi Travail", la legge di riforma del mercato del lavoro.[MORE]
A Parigi, Tours, Marsiglia, Nantes, Rennes, Le Havre, Lione, Clermont-Ferrand, Grenoble, Châteauroux, le manifestazioni sono state talvolta accompagnate da violenze, feriti e arresti, come nella capitale. I francesi hanno detto ancora una volta no al testo promulgato ad agosto su proposta dell'esecutivo socialista.
Esecutivo che adesso dovrebbe accingersi a varare una serie di decreti attuativi su questioni particolarmente critiche, come l'orario di lavoro, il referendum aziendale e gli accordi cosiddetti "offensifs" ovvero per incentivare l'occupazione, si lavora di più ma si guadagna di meno, al fine di apportare competitività alla propria azienda.
A Parigi almeno un manifestante e cinque uomini delle forze dell’ordine sono rimasti feriti durante una manifestazione contro il Jobs Act. Nei pressi di Place de la Republique, dove è giunto il corteo partito dalla Bastille, si sono vissuti momenti di alta tensione, con scontri e lanci di molotov. Le fiamme delle bottiglie molotov hanno investito le gambe di un agente e la polizia ha lanciato gas lacrimogeni.
Gli oppositori contestano un testo di legge che presuppone la supremazia degli accordi aziendali rispetto a quelli di settore in materia di orario di lavoro. Alla tredicesima giornata di mobilitazione contro la riforma del mercato del lavoro, i manifestanti urlano: "Il grande perdente di questa legge è François Hollande".
Nella capitale francese, stando a fonti di polizia, sarebbero scese in piazza circa 13.000 persone, cifra che si gonfierebbe a 40mila manifestanti secondo il sindacato Cgt. La polizia ha dato notizia di nove fermi, di cui due per violenze contro le forze dell'ordine, prima e durante il corteo di protesta.
(foto da polisblog.it)
Luna Isabella