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Cosa ne sarà dell'Italicum? Le alternative in gioco

Maria Azzarello
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  ROMA 6 DICEMBRE – Ancora nessun treno Roma- Firenze per Renzi, dopo aver assistito a dimostrazioni di cordoglio, stima e delusione da parte della maggioranza e soddisfazione da parte dell’opposizione per la decisione del Premier, comunicata la notte tra il 4 e il 5 dicembre, di lasciare la Presidenza del Consiglio dopo la vittoria del NO, Mattarella ha rimescolato le carte in gioco.[MORE]


Fino all’incontro di ieri tra Renzi e il presidente della Repubblica le forze politiche si preparavano ad una campagna elettorale flash per le elezioni anticipate, ma il Capo dello Stato ha preso in mano la situazione e ha posticipato le dimissioni.


In ballo ci sono la legge di Bilancio e soprattutto, poichè determinante per le prossime elezioni previste comunque per gennaio-febbraio, la nuova legge elettorale. Al momento il tanto contestato Italicum, applicato solo alla Camera, produce in ogni circostanza una netta maggioranza grazie ad un grosso premio assegnato a chi ottiene il 40 per cento dei consensi -al momento sembra possa essere Grillo- su base nazionale o vince un ballottaggio tra i due partiti più votati.


Cosa ne sarà dell’Italicum?

Sono vari gli scenari che al momento si prospettano al Parlamento.

Modifica dell’Italicum. Attualmente strutturato con soglia di sbarramento del 3%, premio di maggioranza di 340 seggi alla lista che ottiene più del 40% dei voti, se non si ottengono si va al ballottaggio, 100 capilista bloccati scelti dai partiti, 2 circoscrizioni divisi il 100 collegi e norma ‘antiflipper’ per non penalizzare i partiti più piccoli. La modifica, che potrebbe essere applicata anche al Senato, prevedrebbe l’eliminazione del ballottaggio al secondo turno e dei 100 capilista bloccati. Intanto si pensa anche ad una diversa attribuzione del premio di maggioranza, alla coalizione vincente e non al partito, come accade ora.


Altre alternative sono il Consultellum, un impianto proporzionale puro con preferenza unica; il Democratellum presentata nel 2014 dal Movimento 5 stelle, una sorta di sistema proporzionale 'corretto', con preferenze e la possibiltà per l'elettore di eliminare un candidato dalla lista. Non sono previsti premi di maggioranza, coalizioni pre-elettorali e candidature plurime, mentre il sistema di sbarramento è diverso a seconda delle circoscrizioni.


Ancora il Provincellum, una versione dell'Italicum rielaborata su base provinciale; il 'Mattarellum 2.0' o Bersanellum, una versione aggiornata e corretta del Mattarellum, ovvero un sistema uninominale a turno unico e infine Italikos: è la proposta dei Giovani turchi del Pd, un mix tra l'Italicum e il modello elettorale greco di cui la principale novità sarebbe l’eliminazione del ballottaggio.

 

Maria Azzarello


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Scritto da Maria Azzarello

Giornalista di InfoOggi

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