Cronaca
Dirottamento della cardiochirurgia da Catanzaro a Reggio
CATANZARO, 13 FEBBRAIO 2013 - Il dirottamento della Cardiochirurgia universitaria da Catanzaro a Reggio, per il quale da tempo lanciamo disperatamente il nostro inascoltato grido d’allarme, sta per concretizzarsi se è vero che nel Protocollo d’intesa tra Regione e Università “Magna Graecia” è previsto questo nefasto, assurdo e irragionevole progetto di trasferimento.
Allo stato, affinché il danno si materializzi, manca solo la firma del Rettore, prof. Aldo Quattrone. Infatti ogni decisione in materia sanitaria che coinvolga l’Ateneo catanzarese deve essere ratificata sia dal Rettore che dal Governatore.
Non è un caso che quest’ultimo non stia nella pelle: preme insistentemente affinché il Protocollo d’intesa venga firmato al più presto.
Inutile ribadire che quest’atto scellerato rappresenterebbe per davvero il depotenziamento della facoltà di Medicina, prodromico per la sua definitiva cancellazione così come – senza nemmeno nasconderlo – auspica una parte della politica calabrese, la stessa che spinge inverosimilmente affinché si apra Medicina presso l’Unical di Cosenza.
La scorsa estate abbiamo incalzato Peppe Scopelliti perché chiarisse (ma non lo ha fatto!) la sua posizione contraddittoria in merito alla faccenda. Abbiamo anche contestato la vigliacca posizione di genuflessione attuata dalla classe dirigente locale, incapace di difendere a dovere le prerogative del territorio e dell’Università.
Tant’è che proprio in queste ore si sta facendo un uso altamente e vergognosamente strumentale della Fondazione Campanella al fine di spingere per la firma del Protocollo d’Intesa. Cosa che, è bene ribadirlo, contiene un inganno fatale: il dirottamento della Cardiochirurgia universitaria in riva allo Stretto, dove già da tempo sono stati inaugurati i locali per le sale operatorie e la terapia intensiva. Il tutto in attesa di uno staff, che arriverà non appena il dirottamento sarà certificato da una firma.
Temiamo che nella frenesia di firmare il Protocollo per la Fondazione allo scopo di accreditarsi un risultato politico da poter esibire in vista delle imminenti elezioni, si accelerino i tempi di una ratifica ingannevole e perniciosa, per come da noi sopra esposta.
E’ dovere soprattutto della classe politica catanzarese pretendere dal governatore Scopelliti di agire con correttezza.
Proprio poche ore fa il sindaco Abramo ha dichiarato l’urgenza di difendere la città anche a costo di contrastare la propria parte politica: oggi ha un’occasione irrinunciabile per dimostrare la concretezza delle sue dichiarazioni.
Si pretenda allora da Scopelliti la modifica del Protocollo d’intesa laddove questo include il parametro relativo alla Cardiochirurgia. Si sostenga questa battaglia con serietà e perentorietà.
E lo si faccia subito.[MORE]