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Iniziano i raid dell'esercito transalpino: distrui quattro carri armati a bemgasa. I cittadini potrebbero diventare scudi umani per gli obiettivi sensibili. Intanto a Bengasi continua la battaglia: bombardata anche la Croce Rossa. LO SPECIALE: FOTO E VIDEO
BENGASI, 19 MARZO - Alle 17:45 ora italiana sono iniziate le operazioni militari aeree del gruppo dei volenterosi contro le forze libiche leali a Muammar Gheddafi, in una zona di 100-150 chilometri intorno a Bengasi, bastione dei rivoltosi nell'est del Paese. "Il primo obiettivo è stato distrutto", ha detto il portavoce del ministero della Difesa francese, Laurent Teisseire annunciando che un veicolo militare di terra libico è stato raggiunto e neutralizzato da una bomba lanciata da un caccia francese.[MORE]
Appena appresa la notizia, dal maxi schermo che trasmette 24 ore al giorno al Jazira, è esplosa la festa in piazza Tahrir, a Tobruk.
La reazione agli ultimi bombardamenti del rais sulla roccaforte degli insorti da parte della comunità internazionale, è scattata poco dopo il summit francese, volto a proteggere i civili dopo la risoluzione approvata al Palazzo di vetro.
Uno scenario confermato nella stessa conferenza stampa da Nicolas Sarkozy: "Useremo tutti i mezzi, anche militari, per fare eseguire la risoluzione".
L'Italia per ora concederà solo le basi aeree - I raid aerei vedranno impegnati in prima fila Parigi, Londra, Oslo e Ottawa. Non ci sarà la Germania, ma l'Italia farà la sua parte. Il premier Berlusconi, dopo aver assicurato che nessuna delle armi libiche è in grado di colpire il territorio italiano, ha proposto Napoli quale base per il coordinamento delle operazioni, aggiungendo che per il momento l'Italia si limiterà a disposizione le sue sette absi aeree.
A Trapani, intanto, sono stati rischierati i caccia Tornado dell'Aeronautica militare che potrebbero essere impiegati sulla Libia: si tratta dei Tornado ECR di Piacenza, specializzati nella distruzione delle difese missilistiche e radar, e dei Tornado IDS di Ghedi (Brescia), con capacità di attacco.
Sono stati disposti nella stessa base anche i caccia Eurofighter di stanza a Grosseto. Nella base di Trapani sono già schierati dei caccia F-16, aerei radar Awacs della Nato e aerei per il rifornimento in volo.
Le prime reazioni dell'Europa - "Non possiamo più assistere ai massacri in Libia restando con le braccia conserte" è questo il commento del presidente della Ue, Herman Van Rompuy, dopo la conclusione del vertice di Parigi.
Sulla stessa lunghezza d'onda, il premier britannico David Cameron: "Il colonnello Gheddafi è responsabile di quello che sta accadendo. Ha mentito alla comunita' internazionale, ha promesso una tregua e poi l'ha infranta". Gheddafi "continua a brutalizzare il suo popolo e per questo motivo è giunto il tempo di agire. Bisogna farlo con urgenza, dobbiamo implementare la volontà delle Nazioni Unite e non possiamo permettere che il massacro di civili prosegua", ha aggiunto Cameron.
Posizione diversa per la Germania, che non prenderà parte ad azioni militari. La Germania si era astenuta al momento del voto che ha approvato la risoluzione dell'Onu sulla Libia. Il cancelliere Merkel ha però sottolineato che il governo tedesco ha offerto gli aerei Awacs di ricognizione per pattugliare l'Afghanistan, in modo da liberare da quello scenario forze statunitensi che sarebbero spostate a pattugliare la Libia.
L'esercito di Gheddafi attacca Bengasi - La prima mossa di Gheddafi potrebbe essere quella di farsi scudo con i civili. Folle di cittadini libici, infatti, stanno dirigendosi (non si sa se volontariamente) verso gli obiettivi strategici che potrebbero, nel giro di poche ore, diventare il bersaglio dei raid degli alleati.
Questa mattina il regime ha attaccato via terra e con raid aerei la città di Bengasi, impiegando carri armati, artiglieria pesante e lanciamissili e bombardando persino il campo della Croce Rossa, nonostante l'annuncio del cessate il fuoco delle ore scorse. Più di 20 persone sarebbero rimaste uccise e moltissime altre ferite.
Un aereo dei lealisti sarebbe stato abbattuto della contraerea dei ribelli con l'abbattimento, come mostrano le immagini diffuse da Sky News (guarda il video).
Attaccata anche la città di Zenten, mentre cecchini del rais sono azione anche a Misurata.
Le minacce di Gheddafi - Gheddafi ha anche minacciato Francia e Gran Bretagna, primi promotori dell'attacco. "Se intervenite nel nostro paese ve ne pentirete" ha detto un portavoce del rais. "Ho tutti i libici dalla mia parte - ha detto ancora il portavoce riferendo le parole del Colonnello - sono pronti a morire per me, uomini donne e bambini".
Il rais ha anche inviato una lettera a Obama: "Che fareste voi se Al Qaida attaccasse le città americane?".
(skytg24)