Politica

Dipendenti - Fondazione Tommaso Campanella: "Estinti" insieme al decreto Prefettizio

Riceviamo e pubblichiamo
CATANZARO, 02 MARZO 2015 - Restiamo veramente sconcertati ed increduli per quello che sta succedendo alla Fondazione Tommaso Campanella! In pochi giorni ogni progetto e buon proposito per salvare l’Ente ed i postidi lavoro si sono “estinti” insieme al Decreto Prefettizio!! [MORE]


I primi giorni di febbraio 2015 erano, infatti, stati revocati i licenziamenti, questo in quanto la Fondazione avrebbe continuato a garantire lo stipendio al personale previsto per 35 posti letto e la restante parte sarebbe stata integrata con un sussidio da parte dello Stato rinvenuto nel cosiddetto “Decreto Milleproroghe” (non essendo la FTC un’impresa non avrebbe potuto accedere ad ammortizzatori sociali quali la CIG). Il tutto per almeno 5 mesi, il tempo che la Regione Calabria avesse implementato dei servizi aggiuntivi presso i quali impiegare il personale cosiddetto “in esubero”, servizi quali l’assistenza domiciliare e l’hospice, progetto nobilissimo per migliorare la rete di assistenza anche sul territorio.

E’ anche vero che quanto contenuto nel Decreto Milleproroghe relativo alla FTC non è stato approvato, ma da qui ad abbandonare l’intero progetto sembra veramente assurdo!!! Il Decreto del Prefetto ha completamente spazzato via ogni possibilità di concretizzare quel progetto che, tra l’altro, è stato ideato proprio dai Sub Commissari e, quindi, dalla Regione stessa.

Quindi, in sintesi, secondo questo progetto, la Fondazione Tommaso Campanella potrebbe continuare a svolgere la sua attività su 35 posti letto, e, quindi, a garantire l’attività di cure e di assistenza ai malati oncologici con il personale dipendente finora in servizio, nonché attività di formazione e ricerca integrata col sistema universitario. Per il personale in esubero occorrerebbe trovare una soluzione tampone per qualche mese, attraverso un sussidio dello Stato, finchè non vengano attivati nuovi servizi, ma lo stesso resterebbe, comunque contrattualizzato dalla FTC e manterrebbe, pertanto, il proprio posto di lavoro.

Eppure col Decreto del Prefetto la FTC muore! E muore, sempre secondo il Prefetto, a causa di una inconsistenza patrimoniale causata dal mancato rispetto della Regione Calabria degli obblighi statutariamente assunti.

A questo punto, se la Regione aveva un progetto per la FTC, perché non si oppone al decreto prefettizio che la fa chiudere o, meglio, estinguere?? E, soprattutto, perché non fa venire meno i motivi dell’estinzione? Per far venire meno l’estinzione decretata dal Prefetto occorrerebbe, infatti, che la Regione adempia ai propri obblighi statutari e faccia, in tal modo, venir meno lo stato di insolvenza, o comunque sarebbe sufficiente assumere un impegno formale in tal senso!

E poi perché chiudere questo Ente? Che risparmio ne avrebbe la Regione? I 35 posti letto dove andrebbero? E non bisognerebbe sostenere dei costi per quei 35 PL? Inoltre, con l’implementazione di altri servizi, la Regione avrebbe a disposizione un personale già formato, con quasi 10 anni di esperienza maturata, quindi avrebbe addirittura un risparmio di spesa in termini di minori costi di formazione!! Perché non mantenerlo in servizio questo personale mantenendo in vita la Fondazione?

Il nostro è un appello accorato rivolto a tutti coloro che potrebbero e vogliono risolvere e sostenere la nostra causa e ringraziamo tutti coloro che finora la hanno sostenuto ed, in particolare modo, alcuni Senatori della Repubblica per l’interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi.

Ci accodiamo alle richieste contenute in quest’ultima chiedendo ad ognuno, Soci, Sub Commissari e Ministeri, di fare quanto è in loro potere per salvare la Fondazione Tommaso Campanella, salvaguardare i posti di lavoro e garantire ai malati la possibilità di essere curati nel posto e dal personale che li ha accompagnati finora al calvario del cancro.

I DIPENDENTI:
Marzano Maria Stefania, Francesca Gini, Mazza Giuseppe, De Nardo Luana, Cosco Cristina, Cosco Vincenzo, Elia Citraro, Carolina Vescio, Rita Cataldo Antonietta, Teresa Lamanna, Anna Corea, Giorgio Maugeri, Stanizzi Luca, Pingitore Luca, Silvana Guzzo, Antonella Rocca, Gianfranco Calidonna, Menniti Antonio, Giusy Giampa’.