L'esperto risponde

Dimezzati da oggi i tempi per ricorrere contro le multe

PISA, 6 OTTOBRE 2011 Da oggi, se capiterà la disavventura di incappare in una contravvenzione stradale, si avranno a disposizione solo 30 giorni, invece dei “vecchi” 60, per presentare ricorso.[MORE]

Diventa così operativo il decreto legislativo emanato lo scorso 1° settembre, che prevede il dimezzamento del termine per proporre l’impugnazione dei verbali per infrazioni del Codice della Strada dinanzi all’ Autorità giudiziaria (giudice di pace competente per territorio).

I 30 giorni decorrono dalla data della notifica a casa in ipotesi di contestazione differita, oppure dal giorno della contestazione immediata fatta dagli Agenti al conducente del veicolo.

Insomma, si dovrà possedere la rapidità di un centometrista, lo sprint di Speedy Gonzalez se non si vorrà correre il rischio di vedere il proprio ricorso dichiarato inammissibile perché giunto fuori tempo massimo.

Un altro”regalo” del governo agli automobilisti, dopo i rincari assicurativi nonché l’aumento dei costi per l’iscrizione a ruolo dei summenzionati ricorsi contro le “multe”.

Nel giro di meno di due anni si è così passati dalla gratuità di tale tipo di giudizi, agli attuali costi di iscrizione a ruolo ricompresi tra i 37 e i 207 euro.

Di certo, l’obiettivo di diminuire il contenzioso civile si avvantaggerà di tali aumenti e tempi ristretti per chiedere giustizia. Quanti saranno infatti gli automobilisti che si sobbarcheranno ora il peso economico e lo stress di un giudizio dagli esiti non sempre scontati, per contestare una multa magari di poche decine di euro?

Molto probabile che parecchi lasceranno perdere, “ingoieranno il rospo” e si recheranno al più vicino ufficio postale con il bollettino della sanzione da pagare. Ma senza prendersela troppo con comodo, altrimenti…..in agguato c’è sempre lo spauracchio italiano dei nostri giorni : l’Equitalia!

Avv. Raffaele Basile