Politica

Dietrofront sulla tassa di soggiorno

ROMA, 4 GENNAIO 2012 – Sarà eseguita una verifica, da parte dei ministri dell’Interno e della Cooperazione internazionale e L’Integrazione, sulla tassa prevista dal decreto firmato a ottobre sul permesso di soggiorno. La Lega, però, minaccia battaglia.[MORE]

La nuova norma è apparsa sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre e impone agli immigrati, regolarmente presenti in Italia, un contributo tra gli 80 e i 200 euro che vanno ad aggiungersi ai costi amministrativi della pratica. Contro questa tassa si erano già mossi in molti, nei giorni scorsi, dalla Cei alla Cgil.

I ministri Cancellieri e Riccardi fanno sapere che avvieranno <<un’approfondita riflessione e attenta valutazione>> sulla tassa prevista dal decreto. <<In un momento di crisi che colpisce non solo gli Italiani, ma anche i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese, c’è da verificare se la sua applicazione possa essere modulata rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare>>.

L’iniziativa trova il consenso del Pd. Livia Turco, responsabile del Forum immigrazione, dichiara: <<Così come avevamo detto durante la nostra battaglia parlamentare si tratta di una tassa odiosa, frutto di una mania di persecuzione nei confronti degli immigrati>>. Poi annuncia che avvierà un’iniziativa per abolire integralmente la tassa introdotta dall’allora ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

Sul fronte opposto la Lega, che fa sapere: <<Vigileremo affinché il governo Monti non elimini il contributo richiesto ai richiedenti il permesso di soggiorno, un contributo dovuto vista la mole di lavoro amministrativo che la pubblica amministrazione deve fare per rilasciare il titolo di soggiorno o per rinnovarlo>>.

Gaia Seregni

(fonte foto: cgilfoggia.it)