Dichiarazioni di Berlusconi sull'Abruzzo. Il Coisp: "Basta deliri"
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“Ove mai ci fosse in Abruzzo, come in ogni altro posto d’Italia e del mondo, qualche ‘mente fragile’ che possa rappresentare un qualunque pericolo per sè stesso e per gli altri, ci penserebbero i rappresentanti delle Forze dell’ordine a garantire la sicurezza. Proprio come hanno imparato a fare quotidianamente con coloro i quali hanno dimostrato chiari segni di squilibrio, magari continuando a fare affermazioni senza senso che rappresentano solo assurde provocazioni lanciate per difendere gli interessi unicamente propri e dei propri amici”. [MORE]
E’ un indignato Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, che commenta quelle che definisce “parole oltraggiose” riferendosi alle frasi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riportate dagli organi d’informazione nell’ambito della 60^ assemblea nazionale di Federalberghi. Il premier, facendo riferimento alle recenti vicende giudiziarie sul mancato allarme per il terremoto, ha rivelato di aver “detto agli uomini della Protezione civile di non andare in Abruzzo o almeno di farlo senza insegne o senza rendersi riconoscibili” perchè dopo l’apertura di quel fascicolo “rischi che qualcuno che magari ha avuto dei familiari morti sotto le macerie e con una mente fragile, gli spari in testa”.
“In effetti ci stupisce, come al solito, la straordinaria abilità del nostro primo ministro. In un colpo solo – aggiunge il leader del Coisp - ha calpestato allegramente e coperto di escrementi prima di tutto gli Abruzzesi e, in particolare, i terremotati, che per il dolore subìto hanno forse rischiato davvero di impazzire, dimostrando poi invece una forza, un coraggio, un senso del rispetto e della gratitudine, e soprattutto una dignità sconosciuta a chi tiene il timone del Paese; poi l’autorità ed i sistemi giudiziari ‘planetari’, dal momento che ha diramato forte e chiaro un messaggio a tutto il mondo, del tipo ‘le indagini che svolgono magistrati e Polizia giudiziaria sono un’istigazione alla violenza. Meglio sorvolare sulle malefatte e sui crimini che possono essere stati commessi, sennò la gente si incazza!’; ultimi, e non ultimi, tutti gli uomini e le donne della Forze di Polizia, che chiaramente secondo il presidente del consiglio non sono in grado di garantire la sicurezza della gente, come ampiamente dimostrato dalle geniali azioni messe in campo dal suo governo per togliere loro le risorse necessarie per lavorare ed affiancargli le più sicure e professionali ronde!”.
“La verità – incalza Maccari – è che non è più possibile tollerare ciò che questo Governo continua quotidianamente ad esprimere. Si accende la tv, si ascolta la radio, si leggono i giornali o si partecipa ad un evento istituzionale o politico e pare di assistere ad una volgare commedia dell’assurdo. Bisogna che il premier e la maggior parte dei suoi ministri e più stretti collaboratori si rendano conto di non poter aprire la bocca e dare fiato ad ogni stranezza che passa nelle loro menti assillate da pensieri incauti. Non è possibile continuare a fare e dire tutto ciò che li aggrada fregandosene della dignità, della libertà, del rispetto e dell’intelligenza degli italiani. A Berlusconi possiamo dire solo una cosa - conclude il Segretario -, ai cittadini abruzzesi, ai magistrati ed agli uomini e donne in divisa di quella regione, e soprattutto ai terremotati, lui non ha proprio più nulla da dire. Piuttosto ha da prendere da loro una grande lezione di onestà, di nobiltà e di stile!”.