Politica
Dichiarazione del Segretario del Circolo PD di Montemiletto
MONTEMILETTO (AV), 08 FEBBRAIO 2014 - (Riceviamo e pubblichiamo) Ho letto con molto interesse e con un piglio di amarezza le dichiarazioni rilasciate dai due iscritti al Circolo del Partito Democratico di Montemiletto.
Le parole utilizzate dai due iscritti (di cui non faccio il nome per il rispetto delle persone), sono offensive non della mia persona ma per i tesserati la cui partecipazione alla vita politica di partito ha il senso ed il valore simbolico di possedere la tessera del PD . Con le accuse lanciate sui quotidiani non si mina l’integrità del segretario del Circolo ma di quanti a quel Circolo hanno deciso di aderire credendo che il Partito Democratico fosse in grado di rappresentarli e dargli voce. Questo è il processo democratico dove il concetto di rappresentanza è tanto nobile quanto l’opinione di ognuno che a quel processo ha partecipato.
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Posso comprendere che in politica non avere aspirazioni significa non viverla fino in fondo ma le aspirazioni vanno sostanziate con i fatti e con l’impegno e non con la semplice demagogia. Immaginare che la storia e il percorso politico di ognuno di noi rappresentino la base su cui costruire un confronto sposta l’attenzione dal vero ruolo che i partiti devono avere è cioè quello di parlare di temi e di questioni che si riferiscano all’intera comunità. Io ritengo di aver fatto, ed è ruolo del segretario esporre la linea politica del Circolo, tutto quanto necessario per definire delle priorità in virtù delle scadenze amministrative: offrire una proposta politica concreta e lucida alla comunità di Montemiletto, che prescinda dai nomi e che si fondi sulla discontinuità. Mi auguro che non sia la parola “discontinuità” a spaventare o soffocare qualche ambizione(?).
Sicuramente non farei il mio dovere di segretario se non tenessi conto però del malessere di chi lo manifesta (fosse anche solo uno), e per questo che a breve incontrerò i dirigenti del Circolo in via ufficiale per discutere di elezioni amministrative, delle Primarie del 16 febbraio per la elezione degli organismi regionali e, a questo punto, delle posizioni espresse dai due iscritti. Nella stessa sede dovremo decidere di convocare l’assemblea degli iscritti per sentire la voce della base. Questi gli atti concreti che saranno messi in campo e con cui mi auguro di fare chiarezza anche se questo dovesse significare qualche fuoriuscita!
Notizia segnalata da Roberta Brogna