Diaz, un poliziotto su Facebook "io quella notte c'ero, lo rifarei mille volte" [FOTO]
Cronaca Veneto

Diaz, un poliziotto su Facebook "io quella notte c'ero, lo rifarei mille volte" [FOTO]

martedì 14 aprile, 2015
VENEZIA, 14 APRILE 2015 - Il post pubblicato su Facebook da Fabio Tortosa recita: “Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte” ed è apparso nella serata del 9 aprile sul profilo del Poliziotto del reparto mobile di Roma, tutt'ora in servizio.

Tortosa si scaglia evidentemente contro la decisione della corte di Strasburgo di condannare l'Italia per tortura per il pestaggio avvenuto alla scuola Diaz e rivendica il suo operato e quello dei colleghi: alle accuse di tortura,infatti, Tortosa risponde nei commenti “Eravamo torturatori con le palle”. [MORE]

Mentre il post è stato pubblicato nella serata del 9 Aprile, la discussione è andata avanti anche nei giorni successivi, giorni in cui Tortosa ha continuato ad esprimere guidizi sugli eventi della Diaz e sul G8, come quello su Carlo Giuliani: “Non ci sono mezze misure. O si sta con quella merda di Giuliani o si sta con quelli che a Giuliani gli fanno saltare la testa se attenta alla tua vita. Tu con chi stai? quelli come me pensano che sia morto perché è una merda che stava provando ad ammazzare tre giovani ragazzi, il più grande di 20 anni. E mi auguro che sotto terra faccia schifo anche ai vermi”.

Tortosa ritorna poi sulla verità accaduta quella notte: “Io ero uno dei pochi a volto scoperto. Noi abbiamo detto la verità stupidi. Il mio condottiero Michelangelo Fournier durante un’udienza del processo disse: ‘Quando siamo entrati ho visto scena da macelleria messicana‘. Lo sapevate? No. Perché la stampa ha ricamato su questa frase facendo passare il mio capo come un pentito. Coglioni! Ha detto ‘Quando siamo entrati….. Qualcuno aveva già fatto il lavoro”.

Tra i commenti ce ne sono alcuni di approvazione e altri di disgusto, e spunta anche un possibile collega di Tortosa negli eventi della Diaz che scrive: "In quegli anni e specialmente in quei giorni ho vissuto dei momenti che resteranno indelebili nella mia mente e nel mio cuore...Eravamo 80 ma la nostra forza era inarrestabile...80 Torturatori con le palle piene de stemmerde. Ora nn sono piu con te Fabio come allora ma avrei dato chissa cosa per continuare a vivere con gente come te" .

Il profilo Facebook di Fabio Tortosa è stato oscurato questo pomeriggio e l'ufficio stampa della Polizia ha riferito che "In relazione al post pubblicato recentemente sul social network Facebook da un profilo apparentemente riferibile a un operatore di Polizia sono stati già avviati gli accertamenti relativi alla effettiva paternità delle dichiarazioni contenute. Laddove effettivamente dovesse trovarsi conferma che le stesse sono state opera di un appartenente alla Polizia di Stato  si avvieranno le conseguenti procedure disciplinari".

Ai microfoni della trasmissione La Zanzara su Radio 24 Fabio Tortosa dice “sono sorpreso del clamore suscitato delle mie parole”. E alla domanda sul se avesse picchiato qualcuno all'interno della scuola, risponde: “io alla Diaz non ho usato metodi illegali, ho usato la forza nei limiti consentiti dalla legge”.
E poi continua "Avevamo l'ordine di procedere al fermo per portare alla identificazione al fine di individuare alcuni esponenti blackblock - e aggiunge- alla Diaz c'era pieno di polizia, in borghese o vestiti con fratini della polizia oltre al VII nucleo. Sono state commesse torture? Non glielo so dire, ma sono sicuro che se ci sono state torture, queste non sono state commesse dal settimo nucleo, al quale appartenevo".

 

(foto da Repubblica.it)

Samy Dawud

 

 

 


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