Salute
Diabete: nasce il coordinamento associazioni diabetici della Regione Calabria
CATANZARO, 28 FEBBRAIO 2014 - Dopo i Coordinamenti delle associazioni delle persone con diabete attivi in Lombardia, Lazio, Veneto, Marche e Sardegna e in altre regioni, è nato il 1° febbraio scorso Co.Di.Cal., Coordinamento associazioni diabetici della Regione Calabria. Le associazioni calabresi, dopo una serie di incontri avvenuti nei mesi precedenti, ne hanno formalizzato la nascita, eleggendo Coordinatore Mariantonella Ferraro e Vice coordinatore Elvira Maddaloni. Co.Di.Cal. raggruppa 10 associazioni di persone e di genitori di bambini e ragazzi con diabete: Associazione AGD Cosenza, Associazione AGD San Giovanni in Fiore, Associazione FAND Acri, Associazione Diabelvedere FAND di Belvedere, Associazione Santa Famiglia di Catanzaro, Associazione FAND Hipponion, Associazione Diabaino Vip della Piana FAND Polistena, Associazione Diabaino Vip - Vip dello Stretto FAND Gallico, FDG e FAND.
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“Esprimiamo, a nome di tutti i nostri associati, vivi auguri di buon lavoro al neonato coordinamento della Calabria, una Regione che tra le prime ha recepito, lo scorso anno, il Piano nazionale per la malattia diabetica”, dichiara Egidio Archero, Presidente nazionale FAND-Associazione Italiana Diabetici, l’organizzazione che raggruppa oltre 100 associazioni di persone con diabete in Italia.
“Il Consiglio nazionale FAND ha dato chiaro mandato ai propri organi e strutture periferiche di adoperarsi in modo che le tutte le associazioni regionali, in ogni parte d’Italia, uniscano le proprie forze e le proprie capacità e lavorino per dare vita ad un coordinamento in ogni regione, così come indicato dal Piano nazionale per la malattia diabetica. I coordinamenti di associazioni locali, riconosciute ed iscritte ai registri regionali o provinciali, hanno il compito di attuare sinergie per favorire il miglioramento delle reti regionali di assistenza alle persone con diabete – prosegue Archero. Salutiamo quindi con favore quanto avvenuto in Calabria, ma anche i colloqui avanzati che si stanno svolgendo in realtà geografiche importanti come Lombardia e Lazio, Regioni in cui le associazioni locali FAND entreranno nei Coordinamenti già esistenti per rafforzarne l’azione e l’efficacia. Aggiungo che in Piemonte si sta lavorando per fondare un Coordinamento regionale che comprenda tutte le realtà associative senza distinzione di sigla. Si deve includere, non escludere”, conclude Archero.
Notizia segnalata da Diego Freri